Il fuoco - Forse che sì forse che no | |
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Gabriele D'Annunzio | |
9788854138421 | |
A cura di Gianni Oliva
Saggio introduttivo di Giovanni Antonucci e Gianni Oliva
Edizioni integrali
In una Venezia misteriosa e incantevole Stelio Effrena e la Foscarina (in realtà D’Annunzio e la Duse) coltivano ne Il fuoco l’idea di un teatro liberato dalle convenzioni borghesi e restituito ai grandi spazi aperti (come nella tradizione greco-romana), in cui si coniugano parola, musica, danza e canto. Forse che sì forse che no (1910), ultima prova narrativa in senso stretto di D’Annunzio, è il romanzo della modernità: come un novello Icaro, Paolo Tarsis, il protagonista, sogna di oltrepassare i limiti umani confidando nel futuro della tecnologia. Passioni, ardimento e follia si intrecciano in un tessuto narrativo denso di episodi e di colpi di scena.
«Ella tremava del tristo tremore carnale, preda della forza invincibile. Egli la rivide in un lampo riversa, coperta di sudore, palpitante come la Menade dopo la danza. Si guardarono ancóra; ma non poterono tollerare lo sguardo ferino della loro cupidigia. Soffrirono. Si allontanarono.»