La sanguinosa storia del clan dei Marsigliesi
Hanno portato il crimine organizzato a Roma
Hanno battezzato la Banda della Magliana
Sono il clan dei Marsigliesi
Otto anni, veloce e astuto come una volpe, Brando si fa strada tra gli orrori di un drammatico dopoguerra. Cresciuto ai margini di una società in piena trasformazione, diplomato in violenza e ferocia, il giovane Brando viene assoldato dalle diverse organizzazioni fuorilegge che si occupano di contrabbando e sequestri. Al suo sbarco a Marsiglia è già un professionista del crimine: smercia eroina, gestisce traffici illeciti internazionali e passa da un delitto all’altro con cinismo e crudeltà. Ma viene catturato dalla polizia francese e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Melun dove conosce i capi della più spietata banda criminale del secondo dopoguerra, il clan dei Marsigliesi. Grazie alle connivenze con i servizi segreti italiani, Brando e i capi del clan vengono fatti evadere con l’obiettivo di destabilizzare la sicurezza sociale del Paese. Dal quel momento non ci sarà più pace: rapine cruente, bombe, rapimenti eccellenti, attentati, azioni terroristiche spettacolari sono all’ordine del giorno. Milano, Roma, Nizza, Marsiglia sono le piazze del terrore. Sfruttamento della prostituzione, bische clandestine, traffico di droga: le casse nelle quali affondare mani sporche di sangue. L’orrore e il panico della violenza senza misura terrorizzano le strade delle città. Brando è ormai completamente corrotto, il braccio armato di un occulto potere eversivo. Il bambino cresciuto nella violenza è diventato un uomo sfinito dall’odio. Ma forse anche per lui, tra gli orrori dei giorni segnati dal sangue, esiste una speranza di riscatto.
La cruda testimonianza di una stagione di massacri e omicidi eccellenti. Cronache di impunità e politiche stragiste. La storia del nostro paese è scritta con il sangue.
«Vito Bruschini ancora una volta confeziona alla perfezione una trama tessuta di personaggi ambigui, omicidi eccellenti, intrighi politici e servizi segreti deviati. Una storia che evoca gli orrori e la rete di complicità consumata dalla Banda della Magliana, all’ombra dei poteri occulti.»
Silvana Mazzocchi, La Repubblica
Hanno scritto di The Father di Vito Bruschini:
«The Father, il primo romanzo di Vito Bruschini, dimostra come la capacità di saper riprodurre la ricca ambiguità che accompagna la vita, sia il modo vincente di raccontare una storia.»
la Repubblica
«No, non c’è da rimpiangere Mario Puzo. Perché The Father. Il padrino dei padrini di Vito Bruschini è un thriller dal respiro epico e dal forte impatto narrativo.»
Il Messaggero