Luigi Pirandello


nato ad Agrigento nel 1867, si laureò in filologia a Bonn nel 1891. Iniziò la sua carriera letteraria e teatrale quando Capuana lo introdusse nel mondo culturale romano. Dal 1897 al 1922 si dedicò all’insegnamento. Nel 1934 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936. La Newton Compton ha pubblicato, oltre a molte opere in volumi singoli, anche le raccolte Novelle per un anno, Tutti i romanzi e I romanzi, le novelle e il teatro.

Introduzione di Sergio Campailla
Edizioni integrali


Le tre opere qui raccolte sono tra i più famosi dei capolavori di Pirandello e compongono la cosiddetta “Trilogia del teatro nel teatro”. In Sei personaggi in cerca d’autore (messo in scena per la prima volta a Roma nel maggio 1921) trovano magistrale composizione alcuni temi cari all’autore siciliano: il tragico contrasto tra l’identità e l’apparenza imposta dal ruolo sociale e il fragile confine fra realtà e rappresentazione. In Questa sera si recita a soggetto, che ebbe una prima a Könisberg nel gennaio del 1930 e una prima italiana a Torino nell’aprile dello stesso anno, un regista dispotico e autoritario vuole imporre precisi vincoli formali ai suoi attori. Quando questi si...

A cura di Sergio Campailla
Edizioni integrali


Maschere nude raccoglie il grande percorso teatrale di Pirandello: dall’esordio del 1910, con i due atti unici La morsa e Lumie di Sicilia fino al teatro «dei miti», attraverso quel momento culminante rappresentato, nel 1921, da Sei personaggi in cerca d’autore, in cui il teatro borghese cede il posto a un dramma che si costruisce paradossalmente nella sua stessa impossibilità di costruzione.
Il volume contiene: Sei personaggi in cerca d’autore; Ciascuno a suo modo; Questa sera si recita a soggetto; Enrico IV; Diana e la Tuda; La vita che ti diedi; L’uomo dal fiore in bocca; Il giuoco delle parti; Il piacere dell’onestà; L’imbecille; L’uomo, la bestia e la virtù; Come prima, meglio di...

A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale


«Avevo ventotto anni e sempre fin allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente». Ha inizio così l’odissea di Vitangelo Moscarda, quando un commento distratto della moglie lo inchioda a una tremenda verità: gli altri ci vedono in modo diverso da come ci vediamo noi stessi. Tra gli esiti più nuovi della letteratura del Novecento, l’ultimo romanzo di Pirandello è la storia di un “naufragio dell’esistenza”: in seguito al cortocircuito iniziale, il protagonista arriva ad accettare l’incompletezza di sé attraverso la via della rinuncia e della solitudine, fino all’abbandono definitivo di ogni coesione interna, fino alla follia. Come ebbe a dire l’autore stesso, dei suoi...

A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale


Il fu Mattia Pascal, il più famoso dei romanzi pirandelliani, riveste un’importanza fondamentale nella letteratura italiana del Novecento. Grottesco antieroe, Mattia Pascal è uomo senza certezze e senza vocazioni. Creduto morto dopo una fuga da casa, pensa di approfittarne per cambiare vita, ma il desiderio di spezzare le catene delle convenzioni sociali, lo slancio verso la riconquista di un’originaria purezza e autenticità falliscono: perché la vita deve comunque darsi una forma, e la fatica che bisogna affrontare per crearne una nuova è talora così grande che ci costringe a rientrare precipitosamente nella vecchia. La quale, pur con i suoi originari limiti e le sue falsità, rende...

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A cura di Maria Argenziano


In questo saggio, pubblicato per la prima volta nel 1908, Pirandello, in aspra polemica con Benedetto Croce, delimita i confini di una forma di arte particolare come l'opera umoristica e ne mette in luce la spontaneità, suscitata dall'impulso creativo del sentimento, sia pure un sentimento particolare, nutrito di riflessione, come il sentimento del contrario: l'umorista, infatti, non procede a un'armonizzazione dei contrasti, ma fonda la propria arte sulla dissonanza e sulla scissione, sulla contraddizione, sulla presenza irrisolta di opposizioni. Ha bisogno di una estrema libertà d'espressione. L'umorismo è così sicuramente più aderente di qualsiasi altra forma d'arte alla mobilità che...

Scialle nero • La vita nuda • La rallegrata • L’uomo solo • La mosca • In silenzio • Tutt’e tre • Dal naso al cielo • Donna Mimma • Il vecchio Dio • La giara • Il viaggio • Candelora • Berecche e la guerra • Una giornata • Appendice: Novelle sparse

A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale


Nelle Novelle per un anno, che Pirandello iniziò a raccogliere in volume nel 1922, lo sguardo penetrante dello scrittore agrigentino si annida nel grigiore della normalità, nell’esistenza quotidiana, squarcia le cortine del perbenismo, frantuma le rigide maschere che nascondono i veri, incerti lineamenti, si muove in una varietà multiforme di ambienti, sonda le profondità della psiche, incrina le false certezze. E libero, imprevedibile come la...

L’esclusa • Il turno • Il fu Mattia Pascal • Suo marito • I vecchi e i giovani • Quaderni di Serafino Gubbio operatore • Uno, nessuno e centomila

A cura di Sergio Campailla
Edizioni integrali


Fin dal primo romanzo, L’esclusa (1901), i personaggi della narrativa pirandelliana tracciano il grafico della solitudine e dell’alienazione dell’individuo di fronte a una realtà contraddittoria, inafferrabile, inconoscibile, priva di punti di riferimento. Ognuno a suo modo esemplifica o denuncia la sconcertante inquietudine, lo scacco, la sconfitta che nascono dall’impossibilità di sapere, di prevedere, di dominare. E l’autore delinea questa accidentata geografia di naufragi esistenziali con quella «pietà spietata» che rappresenta l’ingrata...

A cura di Sergio Campailla
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Liolà, protagonista dell’omonima commedia d’ambiente siciliano, è uno spensierato dongiovanni, privo di senso etico e pieno di gioia di vivere, che viene coinvolto da Tuzza, la donna che ha messo incinta, in un bieco inganno ai danni di zio Simone. La giovane vorrebbe infatti sposare l’anziano signore benestante e ottenere denaro e status sociale. Liolà, immune dalla brama di benessere materiale, non si lascerà però circuire e infrangerà le regole della moralità comune pur di non dare man forte a Tuzza. I giganti della montagna, dramma incompiuto il cui ultimo atto fu dettato dallo scrittore ormai in fin di vita al figlio Stefano, rappresenta la morte del teatro. I giganti sono infatti i...

A cura di Sergio Campailla
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Così è (se vi pare), commedia dal tono leggero ambientata nella pettegola società piccolo-borghese, è un’opera incentrata sulla verità, incarnata metaforicamente nella donna velata che appare nell’ultima scena: la realtà è contraddittoria e inconoscibile e non c’è altro da fare che abbandonarsi al relativismo di qualsiasi convenzione. Come prima, meglio di prima è un dramma incentrato sul torbido rapporto tra Fulvia Gelli, donna tormentata, e il marito Silvio, per amore del quale è costretta a sdoppiarsi e calarsi nei panni della sua seconda moglie. Tema centrale della terza opera raccolta in questo volume, La vita che ti diedi, è l’amore materno, che a volte preferisce l’inganno del...

A cura di Sergio Campailla
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In Pensaci, Giacomino! si intrecciano alcune delle più tipiche tematiche pirandelliane. Il professor Toti vuol sposare la giovane Lillina, incinta di Giacomino: è disposto a vivere in un ménage à trois pur di garantirle, una volta morto, la propria pensione e gabbare lo Stato; bisognerà però fare i conti con il perbenismo della provincia siciliana. Lumie di Sicilia, prima opera di Pirandello a essere rappresentata in teatro, narra la storia di Micuccio e della sua amata Teresina. È stato lui, umile suonatore, a scoprire le doti canore della ragazza e ad aiutarla a raggiungere il successo, ma quando la rincontra, ormai corrotta e dissoluta, viene da lei bistrattato e umiliato. La giara è...

A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale


Pubblicato in volume per la prima volta nel 1913, I vecchi e i giovani voleva essere il romanzo epocale di Pirandello: al centro della narrazione sono le vicende della famiglia dei Laurentano negli anni Novanta dell’Ottocento, nel periodo della creazione dei Fasci siciliani dei Lavoratori e delle lotte di classe tra i clericali e i sostenitori del nuovo regime liberale. Il contrasto generazionale tra i padri, che hanno fatto l’Unità, e i figli, che vedono nel loro conservatorismo la gretta difesa di ideali e interessi obsoleti, l’emergere della nuova borghesia capitalista, il naufragio dello spirito di rinnovamento che animava il Risorgimento: i protagonisti del romanzo incarnano le istanze...

A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale


Ne Il turno, pubblicato nel 1902, l’irrazionale caso, lieve e dispettoso, si diverte a vanificare le ambizioni di un padre per la figlia e trionfa con toni di divertita ironia. Don Marcantonio Ravì progetta infatti di dare in sposa la giovane e bella figlia Stellina all’anziano e facoltoso don Diego Alcozèr, già quattro volte vedovo: solo a seguito di una girandola di equivoci la ragazza, nel frattempo diventata ricca, potrà mandare a monte i piani del padre e coronare il suo vero sogno d’amore. Il turno è un importante tassello della filosofia pirandelliana, secondo cui la realtà è nel suo profondo inconoscibile: una legge segreta disegna per l’uomo capricciose volute di sconcertanti...

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Introduzione di Giuseppe Leonelli

Questo è forse il più famoso dei capolavori teatrali di Pirandello, il primo e più celebre della “Trilogia del teatro nel teatro”.

In esso trovano magistrale composizione alcuni temi cari all’autore siciliano: il tragico contrasto tra l’identità e l’apparenza imposta dal ruolo sociale e il fragile confine fra realtà e rappresentazione. Il tutto è magistralmente giocato in un “dietro le quinte” rovesciato, in cui i personaggi (il Padre, la Madre, la Figliastra, il Figlio, il Giovinetto e la Bambina) rivendicano contro l’autore, qui il Capocomico, la verità del proprio dramma, consegnata nella forma della rappresentazione all’immutabilità degli eventi di cui sono protagonisti.

 

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Cura e introduzione di Sergio Campailla
Edizione integrale


Sorpresa dal marito a leggere la lettera di un uomo, le cui profferte amorose aveva in realtà sempre respinto, Marta Ajala, la protagonista di questo romanzo, il primo scritto da Pirandello, è cacciata da casa innocente. Esclusa dalla società in cui vive per avere perso il ruolo che le era stato assegnato, un ruolo di moglie sottomessa e annoiata nel quale viveva a disagio ma che la rendeva rispettabile di fronte alla gente, vi sarà, paradossalmente, riammessa solo dopo aver commesso quella colpa di cui era stata ingiustamente accusata. Alla fine, dunque, Marta si rassegna ad essere di nuovo succube del marito per quella assurda, inesorabile legge che decide i destini degli...

Introduzione di Sergio Campailla
Premesse di Fulvio Abbate e Italo Borzi
Edizioni integrali


Con i due drammi qui presentati, Pirandello porta a compimento la trilogia del “teatro nel teatro” iniziata con Sei personaggi in cerca d’autore. In Questa sera si recita a soggetto, che ebbe una prima a Könisberg nel gennaio del 1930 e una prima italiana a Torino nell’aprile dello stesso anno, un regista dispotico e autoritario vuole imporre precisi vincoli formali ai suoi attori. Quando questi si ribellano, rivendicando la loro libertà di espressione, la rappresentazione di una storia di gelosia insopprimibile diventa il pretesto per indagare i rapporti che intercorrono tra il regista-creatore e gli attori e, di conseguenza, il rapporto degli...

Edizione integrale
A cura di Sergio Campailla

Il volume raccoglie l’opera narrativa completa di Pirandello, cioè i romanzi e le novelle, e tutta la produzione teatrale.
Fin dal primo romanzo, L’esclusa (1901), i personaggi della narrativa pirandelliana tracciano il grafico della solitudine e dell’alienazione dell’individuo di fronte a una realtà contraddittoria, inafferrabile, inconoscibile, priva di punti di riferimento. Ognuno a suo modo esemplifica o denuncia la sconcertante inquietudine, lo scacco, la sconfitta che nascono dall’impossibilità di sapere, di prevedere, di conoscere la verità dell’esistenza propria e altrui. E l’autore delinea questa accidentata geografia di naufragi esistenziali con quella «pietà spietata» che...