Introduzione di Sergio Campailla
Premesse di Fulvio Abbate e Italo Borzi
Edizioni integrali
Con i due drammi qui presentati, Pirandello porta a compimento la trilogia del “teatro nel teatro” iniziata con Sei personaggi in cerca d’autore. In Questa sera si recita a soggetto, che ebbe una prima a Könisberg nel gennaio del 1930 e una prima italiana a Torino nell’aprile dello stesso anno, un regista dispotico e autoritario vuole imporre precisi vincoli formali ai suoi attori. Quando questi si ribellano, rivendicando la loro libertà di espressione, la rappresentazione di una storia di gelosia insopprimibile diventa il pretesto per indagare i rapporti che intercorrono tra il regista-creatore e gli attori e, di conseguenza, il rapporto degli attori con il pubblico. In Ciascuno a suo modo, rappresentata per la prima volta a Milano nel 1924, lo spazio scenico si sdoppia: sul palcoscenico è riprodotta una vicenda di cronaca i cui protagonisti sono presenti in sala, a fianco del pubblico. Attori e spettatori finiranno per giungere alle stesse conclusioni, in ragione di una reciproca influenza tra arte e vita.
«Il poeta s’illude quando crede d’aver trovato la liberazione e raggiunto la quiete fissando per sempre in una forma immutabile la sua opera d’arte. Ha soltanto finito di vivere questa sua opera. La liberazione e la quiete non si hanno se non a costo di finire di vivere.»