Edizione integrale diretta da Lucio Felici
Premessa di Emanuele Trevi
Indici filologici di Marco Dondero
Indice tematico e analitico di Marco Dondero e Wanda Marra
Specchio di una straordinaria esperienza umana e intellettuale, lo Zibaldone è la chiave di lettura insostituibile di tutta l’opera leopardiana; ma è anche un testo autonomo, che si offre alle indagini più disparate. «Diario meramente interno e mentale», libro «unico probabilmente in tutte le letterature», come ebbe a definirlo Gianfranco Contini, questo sterminato laboratorio (4526 pagine autografe) è il luogo in cui convergono, tra l’estate del 1817 e l’inverno del 1832, sondaggi introspettivi, capitoli di diario, meditazioni filosofiche di folgorante genialità, frammenti di compiuta poesia, riflessioni sociali e politiche, note filologiche, analisi di testi antichi e moderni. Con la scoperta postuma dello Zibaldone, Leopardi è entrato nel circuito delle grandi correnti del pensiero moderno, collocandosi tra sommi protagonisti (che lo ammirarono) come Schopenhauer, Nietzsche e Benjamin.