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            Un mangiatore d'oppio | 
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| Charles Baudelaire | |
| 9788854142176 | |
                                                                                        
                                 
                            
                                                                                                        
                                                                                                            
                                 
                            
                                                                                                                                    
                                 
                            
                                                                                                                                    
                                 
                            
                                                                                                                                    
                                 
                            
                                                                                                                                    
                                 
                            
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            Un mangiatore d'oppio | 
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| Charles Baudelaire | |
| B07B61G8P6 | |
Traduzione integrale e cura di Paolo Guzzi
È questo uno degli scritti raccolti nel volume I paradisi artificiali, pubblicato nel 1861, insieme ad altri saggi sul vino e sull'hashish. È un testo piuttosto insolito, una lettura ragionata e critica e insieme una traduzione di numerosi passi delle Confessioni di un oppiomane inglese, pubblicato una quarantina di anni prima da Thomas De Quincey. Quest'opera fornì a Baudelaire l'occasione per ribadire la propria teoria estetica: per Baudelaire, come per De Quincey, l'oppio induce chiarezza mentale, acuisce le potenzialità del genio, stimola al sogno, suscita immagini feconde e colte fantasticherie. Solo in seguito ad assuefazione il processo immaginativo diviene sempre meno dominabile e si perde ogni capacità di lavorare. Esempio tra i più elequenti delle brillanti capacità critiche di Baudelaire, questo testo si avvale di un tono discorsivo spesso ironico e disinvolto.