Premessa di Aldo Nove
Introduzione di Riccardo Reim
Traduzione di Luisa Collodi
Edizione integrale
Libro “scandaloso” contro il quale si scagliò quella società del Secondo Impero avviata alla guerra che Zola ritrae impietosamente, il romanzo inizia con l’evocazione del fantasma di Bismarck e si chiude col triplice grido «A Berlino!» che sale dal boulevard sotto il Grand Hotel dove è morta Nanà, orrendamente sfigurata dal vaiolo. Pubblicato a puntate sul settimanale «Le Voltaire» tra il 1879 e il 1880, e poi edito subito in volume, Nanà rimane forse il romanzo più noto di Zola: la “biografia” di un personaggio che subito rappresentò, per innumerevoli lettori, il mito del sesso inestricabilmente legato alla distruzione e alla morte. Il libro dimostra la capacità di Zola di eccellere nella creazione di gruppi umani e sociali, con uno sguardo acutissimo e moderno.