(Alfonsine di Romagna 1754-Milano 1820), oltre che dell’elegante versione dell’Iliade, fu autore di liriche, tragedie, poemi. È fra i più alti rappresentanti del neoclassicismo letterario italiano.
Nella versione di Vincenzo Monti
Introduzione di Ferruccio Ulivi
A cura di Marta Savini
Edizione integrale
La Grecia di Omero, nella traduzione di Vincenzo Monti, diventa un teatro di passioni forti, sentimenti intensi, avventure di eroi sottratti alla fissità del mito, protagonisti di una realtà sempre attuale. Risultato più alto dello “stile Impero” nella letteratura, l’Iliade del Monti si imprime nella memoria del lettore grazie al sapiente uso di una squisita strumentazione linguistica e a una ritmica che, verso dopo verso, trasporta in un mondo di imprese indimenticabili, episodi tragici, magnifici sortilegi. Nessun altro traduttore del poema ha saputo fondere, come il Monti, le istanze secolari della cultura classica con le...