Da Jack lo Squartatore ai mostri di Rostov e di Foligno, una lunga linea di sangue attraversa l’Europa
Prefazione di Roberta Bruzzone
L’omicidio seriale esiste fin dalla preistoria, ma i serial killer, definiti come tali, esistono da meno di cinquant’anni e sono entrati nell’immaginario collettivo grazie a personaggi di fantasia come Hannibal Lecter e Norman Bates, il protagonista di Psycho. Questo libro racconta gli iniziali studi del fenomeno, negli Stati Uniti, grazie al lavoro pionieristico dell’FBI e di altri studiosi, per poi concentrare l’attenzione sull’Europa, attraverso l’analisi della Banca Dati dei Serial Killer in Europa, l’unico archivio esistente che contiene storie di vita, analisi del modus operandi e profili psicologici di più di 2200 assassini seriali identificati dal 1801 a oggi. Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Russia, ma anche Polonia, Spagna, Svizzera: ogni nazione ha le sue tipologie di serial killer e i numerosi casi descritti permettono di comprendere le caratteristiche dell’omicidio seriale in ogni Paese, grazie anche alla partecipazione di esperti europei che hanno arricchito il testo con i loro contributi originali. L’ultima parte del libro è dedicata all’approfondimento di temi specifici: la donna serial killer, gli Angeli della Morte, il caso del Mostro di Firenze e molti altri ancora.
Un libro che rappresenta una guida indispensabile per compiere un viaggio attraverso il cuore nero dell’Europa. Un manuale imperdibile per le polizie europee, per gli studiosi e per gli appassionati che non si perdono un episodio di Dexter, Criminal Minds o di altre serie crime.
Quali sono gli elementi per classificare un serial killer?
L’identificazione dell’assassino: questione di vita o di morte
• c’è correlazione tra l’industrializzazione e gli omicidi seriali?
• che età hanno i serial killer?
• c’è sempre un quadro familiare difficile?
• esistono donne serial killer?
• operano in piccole città o grandi metropoli?
• il fenomeno degli innocenti che confessano
• il mostro di Firenze: un caso ancora poco chiaro