Una storia vera
«Un coraggioso ritratto dell’Afghanistan.»
Khaled Hosseini
Fariba Nawa ha lasciato l’Afghanistan quando aveva nove anni e si è trasferita con la famiglia in America.
Dopo 18 anni, diventata giornalista, decide di tornare nella terra d’origine per conoscere il suo popolo e riscoprire le sue radici. Ma ad attenderla c’è una realtà molto diversa da quella che ricorda. Così, da Herat, sua città natale, Fariba intraprende un viaggio doloroso e appassionato tra trafficanti di oppio, donne disposte a sacrificare la vita per far valere i propri diritti, giovani pusher, criminali, agenti infiltrati. E incontra Darya, con la sua storia di tristezza e rassegnazione. Darya è una giovane “sposa dell’oppio”, costretta dal padre, un trafficante, a un matrimonio con un signore della droga molto più vecchio di lei, che non parla la sua lingua e ha già un’altra moglie e dei figli. Negli occhi intensi di quella bambina, Fariba vede riflessa tutta la bellezza e la sofferenza delle donne afghane…
In un libro toccante e sconvolgente, che unisce la poesia del romanzo alla verità del reportage, Fariba Nawa ci racconta tutta la verità sul moderno Afghanistan, dilaniato da sanguinose lotte, conteso tra potenze straniere e lasciato in mano agli spietati re dell’oppio.
Non tutte le donne sono nate libere
«Non tutte le donne sono nate libere. Fariba Nawa intreccia i ricordi e la sua storia personale di riconciliazione con la sua patria, l’Afghanistan, con un coraggioso ritratto del traffico d’oppio che sta dilaniando il Paese, distruggendo la vita e il futuro dei cittadini.»
Khaled Hosseini, autore di Il cacciatore di aquiloni
Un viaggio nella misteriosa terra dell’oppio, tra signori della droga e spose bambine