Prefazione di Ferdinando Imposimato
Omicidi, sequestri, fatti di sangue e serial killer, trent'anni di criminalità nell'isola più misteriosa d'Italia
Quando si parla di criminalità sarda si pensa subito ai sequestri di persona. I rapimenti dell’Anonima, tra gli anni Settanta e Novanta, sono stati una vera e propria piaga nazionale. Casi eclatanti, come quello del piccolo Farouk Kassam, hanno riempito le pagine dei quotidiani e sconvolto l’opinione pubblica mondiale. Negli ultimi trent’anni la cronaca nera è stata animata anche da episodi meno mediatici, eppure più feroci. È il caso di Mirella Anna Silocchi, lasciata morire di stenti dopo aver subito il taglio dell’orecchio, o quello di Alessandro Fantazzini, scomparso all’improvviso e mai tornato a casa. Ma la criminalità sarda non è fatta solo di sequestri. L’isola ha prodotto gruppi terroristici e spietati assassini, come quelli che hanno ucciso Vicky Danij, ragazza ungherese decapitata in un residence su ordine della moglie del boss di cui era amante; o quello mai identificato che ha ucciso Luisa Manfredi, figlia del celebre bandito Matteo Boe; o ancora quelli politici, come gli uomini di Barbagia rossa (succursale sarda delle BR) e del MAS (quel Movimento Armato Sardo ispirato dall’ideologia di Giangiacomo Feltrinelli). A volte invece è solo la follia o la sete di denaro a spingere un uomo a uccidere: è il caso di Sergio Curreli, killer seriale conosciuto come il Mostro di Arbus, che ammazzava anche su commissione.
Questo libro, chiaro e rigoroso al tempo stesso, ripercorre trent’anni di “vera” storia criminale sarda, studiando non solo i casi eclatanti di cui i media hanno già svelato ogni segreto, ma soprattutto quelli meno noti, che hanno segnato l’isola con ferite forse anche più profonde.
Attentati terroristici, sequestri di persona, omicidi…
Un’isola bagnata di sangue
Tra gli episodi criminali contenuti in questo libro:
La “campagna Peci” contro il pentitismo sbarca in Sardegna
Lula, il paese che ha vissuto per dieci anni nell’anarchia
Graziano Mesina e la nascita dell’Anonima Sequestri
Giorgio Calissoni, il primo mutilato dall’Anonima Sequestri sarda
Il caso Caggiari, un sequestro finito in strage
Matteo Boe colpisce sia in Sardegna che “in continente”
La “zona grigia” dei sequestri Melis e Soffiantini
I killer di “faccia d’angelo” nel carcere di Badu ’e Carros
Il natale dei morti ammazzati. L’uccisione di don Graziano Muntoni
Femminicidio. Il caso ancora aperto di Dina Dore
«Questo libro chiaro e rigoroso al tempo stesso, ripercorre trent’anni di “vera” storia criminale sarda, studiando non solo i casi eclatanti di cui i media hanno già svelato ogni segreto, ma soprattutto quelli meno noti, che hanno segnato l’isola con ferite forse anche più profonde.»
Affaritaliani
Guarda l'autore ospite di Unomattina - 19 agosto 2013 - minuto 12'00''