Più di mezzo secolo di criminalità organizzata: legami di sangue, crudeli delitti, traffici loschi e vendette
Per decenni hanno dominato ampie zone della Campania, conquistando attraverso cruente guerre il controllo di città, quartieri, strade e vicoli. Mazzarella, Contini, Mallardo, Giuliano, Moccia, Gionta, Di Lauro, Sarno, Nuvoletta, Cava, Graziano, i Casalesi: sono solo alcune delle generazioni che hanno fatto la storia della camorra campana a partire dagli anni Sessanta. La loro asfissiante presenza si è affievolita solo in tempi recenti, quando arresti e condanne hanno decimato la maggior parte delle organizzazioni. Alcune di esse, però, resistono ancora nonostante l’offensiva di forze dell’ordine e magistratura. L’uscita di scena di molti boss – quasi tutti confinati al carcere duro – ha favorito l’ascesa di nuove famiglie, numericamente meno consistenti ma non per questo meno feroci e pericolose. Questo libro racconta le storie delle vecchie e nuove dinastie malavitose, offrendo un quadro completo dell’evoluzione della camorra degli ultimi sessant’anni.
La storia dei clan che hanno dominato la malavita italiana
Hanno scritto dei suoi libri:
«Un libro secco, chiaro, duro.»
Roberto Saviano
«De Stefano, con coraggio, ha descritto i potenti personaggi del mondo criminale [...] denunciandone la ferocia e l’esaltazione paranoica.»
Aldo Forbice
«Una storia di sangue e di crudeltà in un Paese senza ricchezza e con una giustizia spesso distratta.»
la Repubblica
«Nel suo libro Bruno De Stefano racconta di uomini dello Stato ed eroi civili vittime di mafia, camorra e terrorismo, assassinati perché tenevano la schiena dritta.»
Il Mattino