Traduzione di Pietro L. Segre
Edizione integrale
Scritto nel 1905, subito dopo Psicopatologia della vita quotidiana, questo saggio costituisce un contributo insostituibile alla comprensione delle motivazioni profonde di un fenomeno ritenuto spesso ingiustamente privo di una sua specifica rilevanza, o comunque del tutto marginale rispetto al comportamento “dominante” dell’uomo. Freud, individuando l’intima connessione esistente tra tutte le manifestazioni del pensiero, legate dalla comune radice inconscia, ebbe il merito di affiancare il meccanismo mentale che è all’origine del motto di spirito a quello degli altri processi psichici e di conferirgli dunque la medesima, legittima dignità.
«Lasciando da parte i motivi personali che mi fanno desiderare di approfondire la comprensione del problema del motto di spirito, e che chiarirò nel corso di questo studio, posso fare appello al fatto che esiste un’intima connessione tra tutte le manifestazioni del pensiero, la quale garantisce che una nuova cognizione psicologica, anche se acquisita in un campo molto remoto, potrà avere un imprevedibile valore anche in altri campi.»