Percy Bysshe Shelley


nacque nel 1792 a Horsham, nel Sussex, da una famiglia nobile. Amico di Byron e di Keats, si innamorò a tal punto dell’Italia da trasferirvisi definitivamente nel 1818. La cultura e la letteratura classica italiana ispirarono le sue più splendide poesie. Morì nel 1822, quando il suo piccolo veliero Ariel naufragò al largo di Lerici. Le sue ceneri sono sepolte nel cimitero acattolico di Roma.

Testo inglese a fronte

La poesia di Percy Bysshe Shelley è emblematica di quel gusto romantico tipicamente inglese che travolse l’Europa con il suo impeto figurativo e la sua frenesia verbale. L’esuberanza fantastica di Shelley, la sua totale immersione nell’universo si esprimono attraverso un alternarsi di immagini dolorose e terrificanti con attimi di infinita dolcezza e di idilliaca serenità. Attratto dal miraggio di una realtà trascendente e al tempo stesso ansioso di vederla realizzata, diviso tra vitalità dirompente, ebbrezza gioiosa e momenti di disperata e solitaria malinconia, Shelley è il cantore dell’enfasi assoluta, dell’esaltazione mistica.