Introduzione di Anna Dolfi
Edizione integrale
L’universo arcaico e immobile della Serra nuorese, la durezza e l’inospitalità del clima barbaricino e un ambiente rurale e montano inconciliabilmente diviso fra padroni, servi e banditi costituiscono il paesaggio geografico e sociale in cui si svolge la storia della contrastata passione fra due personaggi – la possidente Marianna e il giovane bandito Simone – che tentano di violare l’incomunicabilità fra i ruoli imposti loro dal destino. L’eroina deleddiana, pur di rifiutare le immutabili leggi e consuetudini della propria terra, è disposta a legarsi a Simone «più per la morte che per la vita». Alla fine il protagonista più debole, votato alla promessa e all’impegno di un impossibile matrimonio, dovrà soccombere. Con Marianna Sirca si conferma la visione romanticamente pessimistica della grande scrittrice sarda, secondo cui nessuno può sfuggire all’infelicità e al destino, essendo tutti costretti nel carcere della propria condizione.