Un grande esordio
Una voce nuova e intensa della narrativa italiana
La paura è più forte quando non ha nome
Un piccolo paese di provincia
Tre adolescenti annoiate
Una suora brutalmente uccisa
In un piccolo centro in provincia di Sondrio, tre amiche adolescenti uccidono brutalmente una suora.
Un sacrificio a Satana con un piano studiato fin nei minimi dettagli e in nome di un’inspiegabile devozione al maligno. Cosa hanno in comune Elena, Vanessa e Samantha? Un legame morboso – quasi un patto di sangue –, l’eterna noia di giornate tutte uguali, la tentazione di tingere di nero le proprie vite, fino al desiderio di uccidere. Quando Vanessa torna in paese, dopo otto anni, i dolorosi ricordi legati a quella tragica sera riemergono con violenza, scatenando l’inferno nella sua mente. Strapparsi di dosso quell’orrenda colpa sembra impossibile.
Silvia è più piccola delle tre ragazze, ma frequenta lo stesso istituto, lo stesso bar, a volte anche la stessa compagnia. È un comune amico a coinvolgerla un giorno in una seduta spiritica, in cui sarà evocata l’anima della suora uccisa. La vita di Silvia, la sua adolescenza, i suoi rapporti familiari si intrecciano pericolosamente con la vicenda di Elena, Vanessa e Samantha. Domande ossessive e inquietanti riempiono le pagine del suo diario: cosa può averle spinte a compiere un gesto tanto efferato? Avrebbe potuto commettere anche lei quel delitto? In una sorta di identificazione con le carnefici, Silvia rivive un episodio macabro e ai limiti dell’umana comprensione, la deformazione di tre menti convinte di essere votate al diavolo…
Un grande esordio
Una voce nuova e intensa della narrativa italiana
Non riuscirete a staccare gli occhi dalle pagine di questo sorprendente romanzo
Silvia Montemurro a soli venticinque anni confeziona una storia a tinte gialle e nere di una forza rara e unica nel suo genere
«Eravamo tre corpi e una sola testa. Tre teste e una sola anima. Non ce l’avevamo, un’anima.»
«Un’opera di fantasia in cui il falso e il vero si distinguono a fatica perché si incontrano sul terreno del verosimile.»
Silvia Nucini, Vanity Fair
«Un fatto di cronaca nera diventa metafora di sentimenti indicibili.»
L’Espresso
«Un romanzo ispirato all’assassinio della suora di Chiavenna fatto da tre ragazzine nel 2000. L’autrice è un ex compagna di scuola che ha scritto per elaborare la vicenda che le ha sconvolto l’adolescenza.»
Repubblica sera
«L'omicidio di una suora, realmente avvenuto in provincia di Sondrio nel 2000, viene romanzato in questo libro, segnalato dal premio Calvino giovani.»
D di Repubblica
«Silvia Montemurro sembra essersi cimentata con successo nella realizzazione di un originale mix di narrazioni, riflessioni, dissertazioni, stesure diaristiche e interrogativi esistenziali che certamente le appartiene ma, al contempo, sta già percorrendo le strade del mondo.»
Giulio Mozzi
«L’omicidio di Suor Laura diventa un romanzo di successo.»
Il Giorno
«Una storia che appassiona, scritta con uno stile molto efficace e costruita su più livelli distinti.»
La Provincia di Sondrio
Ascolta l'autrice su Radio24 - Storiacce - 14 aprile 2013
Ascolta l'autrice su M2O - La fine del mondo - 12 aprile 2013 - dal minuto 01:01 a 01:08