Un viaggio per comprendere gli eventi fondamentali della storia partenopea
Parte integrante del Regno di Sicilia durante l’età normanna e sveva, il Regno di Napoli nasce come entità statale nel 1282, con Carlo d’Angiò, dopo la rivolta dei vespri, che sancisce l’indipendenza dell’isola. Napoli diventa così capitale, incarnando da sola le miserie e gli splendori dell’intero reame: “l’enorme testa che poggia su un fragile corpo”. Fino alla sua caduta per mano di Garibaldi e dell’esercito sabaudo, nel 1861. Questo libro è un viaggio alla scoperta delle sue contraddizioni, che cerca di rispondere a più di un interrogativo. Quando è nata e perché attecchì la camorra? Masaniello uscì di senno o fu avvelenato? La Repubblica partenopea rappresentò davvero la massima espressione civile e liberale di Napoli? Il “Re bomba” fu veramente un pessimo re? E Garibaldi è proprio quell’eroe senza macchia che la storiografia postrisorgimentale dipinge? Più che un saggio storico, una storia ricca di suspense, che si può leggere quasi come un romanzo d’avventura.
Le vicende del regno di Napoli e dei suoi protagonisti dal medioevo all’unità d’Italia
Tra i temi trattati nel libro:
• Il regno angioino di Napoli
• Il regno dei Durazzo-d’Angiò
• Il reame aragonese “Utriusque Siciliae”
• Da Regno a Viceregno
• Il regno autonomo dei Borbone
• Il regno francese
• La Restaurazione e il Regno borbonico delle Due Sicilie
• L’annessione al Regno d’Italia