Se il libro è un’enigma diventa bestseller
Riccardo De Palo su Il Messaggero
In crescita ovunque il fenomeno dei romanzi-puzzle da risolvere. Parla Iacopo Cellini, che dopo i precedenti successi ora pubblica "Il castello nella nebbia": «Il lettore è come un giocatore».
Ad aprire la strada è stato Edward Powys Mathers, in arte Torquemada (1892-1939), uno dei più brillanti enigmisti britannici, il cui romanzo La mascella di Caino è stato riproposto due anni fa da Mondadori (da notare l'ironia anglosassone: il nome di un torturatore come pseudonimo per l'autore di un rompicapo impossibile). Analoga perché in questo caso si tratta di un'ibridazione, diventa parte attiva nella risoluzione del caso». Cellini si è laureato discutendo una tesi sulla semiotica dell'enigma, è un vero appassionato. Eppure nel libro fa dire al suo io narrante che prima di conoscere la detective Sibilla, pensava che l'enigmistica fosse solo roba da vecchi: «Il castello nella nebbia è il sequel di un altro libro, L’enigma dello Zodiaco, in cui c'è sempre questa detective molto giovane, un asso dell'enigmistica. Anche io ho ereditato questa passione da mio padre, che a sua volta l'aveva ereditata da suo nonno. Io, come Sibilla, sono l'eccezione».
Eppure c'è anche un altro giovane autore che ha puntato su questo filone. È il britannico Samuel Burr, produttore televisivo di molti programmi della Bbc. L'idea della Compagnia degli enigmisti gli è venuta quando aveva diciott'anni, e stava girando un documentario che ha lanciato la sua carriera. Un romanzo-enigma, ma anche di formazione, il suo: protagonista è Clayton Stumper, un giovane che 24 anni prima era stato abbandonato in fasce fuori dalla porta di Pippa Allsbrook, dove si ritrovano creatori di rebus, sciarade e labirinti. Sarà proprio la sua misteriosa identità il mistero da risolvere, decifrando gli indizi nascosti in un curioso cofanetto, che la donna gli affida sul letto di morte. «Volevo scrivere - ha spiegato a The Bookseller - una storia che esplorasse il più grande enigma di tutti: capire la vita adulta e trovare il proprio posto nel mondo. La risposta al libro è andata oltre i miei sogni più sfrenati». La compagnia degli enigmisti è ora in corso di traduzione in quindici paesi.
Un altro britannico, Gareth Rubin, è autore di un libro-enigma uscito per Longanesi, The Turnglass - La clessidra di cristallo: un libro con due storie, e due copertine opposte, che si può leggere passando da un romanzo all'altro. Un mistero si cela a Turnglass House, in un'isola sulla costa dell'Essex, dove approda un giovane medico. Il ritrovamento di un libro misterioso, che racconta di un autore morto a Hollywood, scompagina le carte. Il genere ha molte varianti. Un'altra inglese, Alexandra Benedict, in A cena con l'assassino (Newton Compton) inventa giochi linguistici elaborati che vengono risolti dalla protagonista. È Natale e Lily Armitage trascorre dodici giorni nella dimora di famiglia, per risolvere enigmi e indovinelli che riveleranno la verità sulla morte di sua madre. Con il successivo In treno con l'assassino, Benedict ha venduto centomila copie. In fondo, nell'antichità, spiega Cellini, «l'enigma era proprio una sfida, che metteva in gioco molto di più, c'era in ballo la vita, la sopravvivenza, era una sfida intellettuale per decidere chi era il più forte». Basti pensare all'enigma che la Sfinge pone a Edipo: «Chi cammina prima su quattro zampe, poi su due e infine su tre?» Ed è proprio un greco l'autore di Cypher Eiles, Dimitris Chassapakis (Piemme): un libro che è al contempo un libro di spionaggio, un'escape room interattiva (c'è anche il QR code) e una raccolta di misteri. Altri autori confinano con il romanzo sperimentale. È il caso di Mark Z. Danielewski, autore del libro di culto Casa di foglie, che nel più recente Only Revolutions (66thand2nd) affida alla tipografia un libro di 360 pagine, come i gradi di una circonferenza, ognuna di 360 parole, due inizi e due copertine speculari.
31/05/2024