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Camorra, 'ndrangheta e mafia: chi comanda oggi
Come sono cambiate mafia, ’ndrangheta e camorra negli ultimi anni, dopo arresti importanti che ne hanno decapitato i vertici?
Esistono ancora i boss o il fenomeno mafioso si è frammentato in mille realtà locali che controllano solo piccole parti del territorio? O, viceversa, è diventato globale, allungando i suoi tentacoli ben al di là dell’Italia? E chi sono oggi i capi delle cosche? Formati alla vecchia scuola di uomini d’onore, abbracciano le antiche regole dell’associazione ma ragionano su orizzonti più vasti, da mafia dei colletti bianchi. Nonostante i durissimi colpi assestati dallo Stato, con gli arresti del Gotha criminale (da Riina a Provenzano, da “Sandokan” ai capi sanlucoti), la malavita organizzata non è da considerare sconfitta, anzi. Spostando i propri affari lontano dai riflettori, infatti, i moderni padrini hanno creato un cortocircuito forse più pericoloso delle sanguinose mattanze per le strade: una nuova criminalità meno visibile, ma ancora più minacciosa, in cui l’alta finanza, la politica e il malaffare si fondono in un fatale, indissolubile intreccio.
I capi dei capi: gli uomini che controllano il crimine organizzato in Italia
Hanno scritto dei loro libri:
«Un lungo reportage nel “tenebroso sodalizio” tra preti e mafiosi.»
Attilio Bolzoni, autore di Il capo dei capi
«Un libro secco, chiaro, duro.»
Roberto Saviano
MAFIA
Cosa Nostra dopo i corleonesi: il regno di Messina Denaro e i mafiosi in doppiopetto
’NDRANGHETA
L’evoluzione della holding criminale dalla Calabria al Nord Italia, passando per Duisburg
CAMORRA
Di Lauro, Zagaria, Mazzarella, Polverino e Cava: latitanti o in carcere, i boss continuano a dettare legge