Walter Scott


(Edimburgo 1771-Abbotsford 1832) si affermò con componimenti poetici ispirati alla tradizione popolare medievale. Scrittore fecondissimo, ha affidato la sua fama, oltre che ad Ivanhoe, ai racconti scozzesi di Waverley (1814), a Rob Roy (1817), a La sposa di Lammermoor (1819), immortalata da Donizetti nella Lucia di Lammermoor, a L’abate (1820) e a Il talismano (1825).

Introduzione di Mario Moretti
Traduzione di Ugo Dèttore
Edizione integrale


Ivanhoe è considerato il prototipo del romanzo storico, misto di «fiction» e di «history». La sua influenza è stata enorme, e non solo in Inghilterra ma un po’ dovunque in Europa. È stato – ed è tuttora – un autentico bestseller che ha ispirato numerose versioni cinematografiche e televisive. La lotta fra Giovanni Senzaterra e Riccardo Cuor di Leone per il trono d’Inghilterra, l’antagonismo fra sassoni e normanni, i valori della cavalleria, l’«allegra brigata» degli arcieri di Robin Hood costituiscono momenti appassionanti e indimenticabili di una narrazione sospesa tra romanticismo e realismo. Malgrado le apparenze, Ivanhoe non è soltanto un semplice romanzo...