Terenzio


Publio Terenzio Afro nacque a Cartagine fra il 195 e il 185 a.C. Schiavo probabilmente dalla nascita, venne condotto a Roma ancora fanciullo dal senatore Terenzio Lucano, che lo affrancò e lo introdusse nel mondo nobile e colto della città. Nell’arco di sette anni (166-160) scrisse sei commedie, dopodiché partì per la Grecia. Morì verso il 158, forse in un naufragio durante il viaggio di ritorno.

Andria, Heautontimorúmenos, Eunuchus, Phormio, Hecyra, Adelphoe

Cura e versione poetica di Mario Scaffidi Abbate
Edizioni integrali con testo latino a fronte


Se Plauto è l’autore più gustoso del teatro comico latino, il ritrattista arguto e multiforme del popolo, Terenzio è il disegnatore sobrio ed elegante di una borghesia non meno autentica e reale: con lui si completa così il quadro della società romana del tempo. Autore di commedie d’introspezione intrise di moralità – in cui l’amore, non più passionale ed egoistico, si arricchisce di altri sentimenti, quali il senso dell’onore, il rimorso e la pietà – egli dà prova di equilibrio e moderazione, sia nei contenuti che nello stile, dimostrando che la comicità non risiede...