Jacob Burckhardt


nacque a Basilea nel 1818, da una famiglia legata da lungo tempo alla Comunità protestante della città renana. Studiò teologia, storia, filosofia e storia dell’arte. Fu spesso in Italia e, conteso da diverse università per la sua eccezionale erudizione, accettò l’ordinariato a Basilea nel 1858. Insegnò fino al 1893 e morì nel 1897.

Introduzione di Ludovico Gatto
Edizione integrale


«Splendido fiore sbocciato in mezzo al deserto»: così Burckhardt definisce il Rinascimento italiano, preso a modello di vita politica e culturale. Profondamente critico nei confronti del proprio tempo, del progresso, dell’ottimismo e delle orgogliose certezze borghesi di cui aveva intuito l’intima fragilità, Burckhardt orienta la propria ricerca verso quest’epoca, considerata in continuo e vitale rinnovamento. Sebbene possa apparire discutibile l’affermazione della maturità e della pienezza storica, in senso moderno, raggiunte dallo Stato rinascimentale, la comprensione reale dello spirito del periodo rende comunque l’interpretazione di Burckhardt straordinariamente organica, e conserva...