Simone Cosimelli


Nato nel 1994, è giornalista pubblicista e si occupa di comunicazione. Laureato in Scienze storiche all’Università degli Studi di Firenze, ha collaborato con le riviste di divulgazione storica «Focus Storia», «Storica National Geographic» e «BBC History Italia». È socio dell’AIPH - Associazione Italiana di Public History. 
Per la Newton Compton ha pubblicato Perché non si stava meglio quando si stava peggio, Come Mussolini ha ingannato gli italianiLotta armata e rivoluzionaria nell'Italia repubblicana.

La storia dell’Italia repubblicana è anche una storia di sangue. Terrorismo, stragismo, lotta armata, violenza politica hanno colpito la fragile democrazia nata dalla Liberazione, lasciando un’eredità che ancora oggi incide sulla vita civile e politica del Paese. 
I conti mancati con il fascismo, il rischio di scontri esplosivi, i ritardi nella modernizzazione, la strategia della tensione, il terrorismo rosso e nero: in Italia l’uso politico della violenza ha minacciato di rovesciare l’ordine costituzionale raggiungendo un’intensità impensabile nelle altre democrazie occidentali. Di questa lunga scia di dolore Simone Cosimelli ripercorre non solo le tappe, ma anche le origini storiche. Le radici della lotta armata negli anni Settanta...

Le strategie, i discorsi, le azioni che hanno segnato il Ventennio fascista

Il Ventennio fascista è stato il periodo più oscuro della recente storia italiana. Oltre due decenni di dominio dittatoriale hanno cancellato la democrazia e trascinato il Paese in un vortice di soprusi e di violenza. Come è stato possibile tutto ciò? Perché il fascismo ha conquistato il potere? E come hanno fatto il Duce e i gerarchi fascisti a stringere gli italiani in una simile morsa? Attraverso un’attenta analisi storica, Simone Cosimelli traccia un percorso per inquadrare il sistema di controllo e coercizione costruito dal regime fascista, evidenziando le tattiche e le strategie utilizzate da Musso­lini. Dalle spinte nazionaliste sorte all’inizio del...

Controstoria d’Italia dal fascismo al populismo

Manca, all’Italia, una solida coscienza storica. Il Paese ha troppi conti in sospeso con il passato: responsabilità rimosse, fascinazioni nostalgiche, nodi irrisolti. Dall’esperienza del Fascismo fino alla più recente egemonia populista, questo libro intende ricostruire una “storia critica” e mettere in luce limiti e contraddizioni dell’Italia contemporanea. Nel 1922 Piero Gobetti sostenne che il Fascismo era «l’autobiografia della nazione»: il frutto avvelenato di un carattere nazionale estraneo a libertà e democrazia. Il passaggio dalla monarchia alla repubblica, dalla dittatura alla democrazia e da un’economia arretrata a un’economia di mercato ha cambiato orizzonti, costumi e consumi,...