Eugene Davidson


Autore di numerosi libri sul regime nazista, tra i quali The Nuremberg Fallacy, è stato Presidente Emerito del Congresso sui problemi dell’Europa e Presidente della Fondazione per gli Affari Esteri. È scomparso nel 2002. La Newton Compton ha pubblicato L’ascesa di Adolf Hitler, La disfatta di Adolf Hitler e Gli imputati di Norimberga.

Le drammatiche e sconvolgenti vicende che accompagnarono la rovinosa caduta del Terzo Reich

La rapida ascesa e la rovinosa disfatta di uno dei più spietati tiranni che il mondo abbia mai conosciuto, Adolf Hitler, continuano a suscitare interrogativi che appassionano gli storici.

Come ha potuto uno straniero (Hitler era austriaco), la cui ideologia era condivisa solo da una minoranza e che non era neppure riuscito a diplomarsi, diventare cancelliere della Germania, giungendo a dominare i tedeschi e gran parte dell’Europa? E una volta raggiunto un simile potere, come ha fatto a perderlo in modo così drammatico, fino ad essere costretto al suicidio? Con L’ascesa di Adolf Hitler, che ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico,...

La vera storia dei ventidue fedelissimi di Hitler processati per crimini contro l’umanità

Il processo di Norimberga ha rappresentato la migliore risposta ai crimini del terzo Reich?

Si è trattato veramente di un processo equo, considerato che gli imputati si sono difesi affermando che nel compiere le orribili nefandezze di cui sono stati accusati stavano servendo il proprio Paese ed eseguendo ciò che era stato loro ordinato di fare? Come mai i tedeschi e la Germania si sono resi responsabili di tante atrocità? Eugene Davidson ha cercato di rispondere a queste e a moltissime altre domande esaminando ognuno dei ventidue imputati. Il suo libro è lo studio più completo sul processo di Norimberga. La conclusione, riluttante ma al tempo...

Come nacque e si affermò il nazismo in Germania nel primo trentennio del Novecento

Come e perché il Führer scosse le fondamenta della società tedesca

Alla fine degli anni Venti, dopo dieci anni di invettive ed esortazioni, Hitler era riuscito a persuadere solo il 2,6% dell’elettorato tedesco a votare per lui, mentre il 97% continuava a ignorarlo o a respingerlo. Poi, nello spazio di due anni, la percentuale di uomini e donne che lo volevano cancelliere del Reich arrivò al 18% e due anni dopo al 37%. Eppure non c’era nulla di diverso nella sua irruente dottrina. Hitler continuava a ripetere le stesse cose e a fare le stesse promesse. Neanche lo stile era mutato. La voce roca, le pose patetiche, i modi che sembravano così assurdi agli...