Charles Dickens


nacque a Portsmouth nel 1812. Trascorse l’infanzia a Chatham e poi seguì il padre in un traumatico trasferimento a Londra. Della metropoli in cui visse fece il centro ispiratore della sua arte, il centro di un quadro vivo e mobile, un caleidoscopio armonico e colorato di personaggi, conflitti sociali, umori e fermenti della sua epoca. Di Dickens la Newton Compton ha pubblicato Nicholas NicklebyLe due città, Grandi speranze, Oliver Twist, Tempi difficili e, nella collana I Mammut, Racconti di NataleIl circolo Pickwick, David Copperfield e I grandi romanzi.

Con una premessa dell’autore
Cura e traduzione di Riccardo Reim
Edizione integrale

Nicholas Nickleby, un giovane gentiluomo di “belle speranze”, ridotto in miseria insieme con la madre e la sorella dalla improvvisa morte del padre, si getta ingenuamente nelle spire di tremendi individui, uno dei quali è il suo stesso zio, vera anima nera di tutta la vicenda. Da quando Nicholas intraprende il viaggio che lo porterà da Londra allo Yorkshire, nella lurida “scuola” di Master Squeers per ragazzi abbandonati, alla ricerca di un lavoro e di se stesso, anche i lettori, trascinati dalla ineffabile potenza narrativa di Charles Dickens, viaggiano con lui attraverso le più spietate desolazioni della cattiveria umana e l’infinito calore di una...

Cura e traduzione di Mario Martino
Edizione integrale

In Oliver Twist Dickens dà veste immaginativa alla sua dura infanzia di “orfano” e di operaio nella turbolenta Londra dei primi decenni del XIX secolo e la trascende in una dimensione più universale, a rappresentare la semplicità e la potenza della lotta dell’Innocenza contro il Male. Oliver però è anche lo strumento per esplorare un mondo storico quanto mai problematico, di cui abbiamo intense immagini tanto nei primi capitoli, in cui è satiricamente rappresentato l’inumano funzionamento delle “workhouse” (sorta di ospizi e case di lavoro per poveri e disoccupati), quanto nella parte centrale, e conclusiva, dove percorriamo una Londra terribile: la metropoli non del progresso...

• Un canto di Natale
• Le campane
• Il grillo del focolare
• La battaglia della vita
• Il patto col fantasma

Introduzione di Marisa Sestito
Edizione integrale


Scritti tra il 1843 e il 1848, questi racconti costituiscono un fantastico spettacolo narrativo metafisico e magico. Con le sue storie animate da fantasmi, folletti e fate, Dickens affida alla scrittura il compito di rappresentare la qualità mutevole e fluttuante del reale, dimostrando la labilità del confine tra vero e apparente, la difficoltà di definire ciò che gli occhi vedono, di comprendere ciò che le parole dicono. Come nei suoi straordinari romanzi, anche qui l’autore svela l’altra faccia del mito del progresso, ritraendo l’Inghilterra della disoccupazione e del...

A cura di Riccardo Reim
Edizione integrale


Il Circolo Pickwick
è il libro che rese di colpo famoso il ventiseienne Charles Dickens, aprendogli la strada del successo. Con mano felicissima e impareggiabile fertilità inventiva, lo scrittore tratteggia personaggi e situazioni paradossali sullo sfondo della vecchia Inghilterra cordiale e ricca di umanità, eccentrica e truffaldina: bizzarri gentiluomini, vecchie zitelle a caccia di marito, ladruncoli impenitenti, servette pettegole, domestici astuti, bellimbusti imbecilli, ragazze seducenti si agitano in un microcosmo esilarante ma al tempo stesso percorso da sottili inquietudini… Perché Il Circolo Pickwick non è soltanto un capolavoro dell’umorismo, ma anche – come è stato giustamente...

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


Il messaggio di amore e di fiducia nell'uomo viene affidato in questo racconto (1844) alla voce delle campane, vecchie compagne dello sparuto, affamato Trotty Veck, perennemente in attesa di messaggi o pacchi da recapitare. Divenute immense spettrali figure, lo guidano attraverso il difficile cammino dell'apprendimento, additando nella sfiducia verso l'umanità la sua colpa. Gli scorrono davanti agli occhi le immagini di un futuro amaro e senza riscatto, in cui gli esseri amati si degradano nella miseria, nella prostituzione, nel crimine. In un incerto equilibrio tra la vita e la morte il racconto consente, sin quasi alla fine, una doppia lettura: visione d'incubo di un futuro possibile;...

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


Pur essendo La battaglia della vita il libro di Natale che ottenne più scarsi consensi di critica (1846), vi sono in esso elementi che lo rendono interessante a una sensibilità contemporanea: e sono proprio le falle messe a nudo dai recensori ottocenteschi (eccessi melodrammatici, assurdità psicologica) ad attrarre il lettore moderno. La scrittura cioè svela la presenza di un conflitto (la battaglia del titolo), ma non riesce ad averne ragione. La "Iove story" del sottotitolo, asessuata e scarsamente credibile, conduce a un lieto fine matrimoniale che il dipanarsi della storia non sembra giustificare: più coerente infatti sarebbe la morte della sorella "sedotta". Ma la spiegazione e...

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


È questo il primo (1843) e più noto libro sul Natale di Dickens. Straordinario spettacolo metafisico, dove gli spiriti si fanno messaggeri benefici - ma non per questo meno terrorizzanti -, guide sapienti che conducono Scrooge, il vecchio arido e avaro attraverso le età della vita, passata e futura. L'attonito spettatore ripercorre, attraverso la visione, il tempo dell'infanzia, della giovinezza e della maturità, scorgendo, nelle immagini di sé del passato, l'insorgere della durezza e della disumanizzazione; l'ultima tappa, il futuro che lo attende, registra, in un crescendo di orrore, la scoperta di sé morto, corpo depredato delle vesti, privato della dignità, abbandonato e...

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


A fairy tale of home, una favola domestica, suggerisce Dickens nel sottotitolo del racconto, fornendo al lettore un'immediata chiave interpretativa. E come in ogni favola che si rispetti, l'atmosfera è magica, gli oggetti si animano di voce e vita, gli animali più umili (qui il grillo) si fanno protagonisti, le fate si muovono in libertà negli spazi domestici. Naturalmente la favola non può che essere a lieto fine, tanto più che il suo scopo è la celebrazione del Natale (del 1845): così il principe azzurro venuto da lontano salva la bella, sottraendola al potere dell'orco cattivo; la fanciulla cieca ritrova - metaforicamente - la vista; la giovane moglie accetta il marito anziano. Ma...

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


Il patto col fantasma (1848) è sicuramente il racconto più cupo della raccolta; nonostante l'inevitabile lieto fine infatti, il testo ruota intorno a un tema difficile e perturbante, su cui Dickens ha già scr tto e su cui tornerà a scrivere, quello dello sdoppiamento della personalità. Protagonista e motore dell'azione, accanto all'alchimista, è il suo spettro, figura vagamente demoniaca che offre all'altro se stesso la speranza fallace dell'oblio. Ma l'oblio del passato e dell'antica ferita, porta con sé non solo la morte del proprio dolore, ma anche la frigidità emotiva, la cancellazione della sensibilità e del sentimento che soli rendono la vita degna di essere vissuta. È questa la...

Introduzione di Mario Martino
Traduzione di Franco Prattico
Edizione integrale


È la storia di un giovane che ripercorre la sua vita, dall’infanzia infelice alla scoperta della vocazione letteraria e al successo come romanziere. Orfano di padre, attraverso mille difficoltà, David arriverà a realizzarsi senza dimenticare gli amici che lo hanno aiutato e accompagnato. Il pregio principale di questo romanzo, “figlio prediletto” di Charles Dickens in ragione degli spunti autobiografici, è la vastissima costellazione dei personaggi minori, come sempre nelle opere di Dickens, indimenticabili: il crudele patrigno Murdstone e la sua degna sorella, l’amorevole governante Peggotty, il compagno Steerforth, la spigolosa ma affettuosissima zia, il...

Introduzione di Vanni De Simone
Edizione integrale


Romanzo storico consacrato al realismo narrativo, Le due città mette in scena i destini di personaggi coinvolti nel vortice degli eventi della Rivoluzione francese e del successivo periodo del Terrore. Sebbene l’ambientazione, tra Londra e Parigi – le due città del titolo – differisca notevolmente dall’Inghilterra vittoriana, cui il romanziere ha quasi sempre attinto per i suoi lavori, quest’opera contiene tutti i classici temi dickensiani: dalla povertà alla nobiltà di spirito, dal sacrificio alla redenzione. Considerato dall’autore stesso uno dei suoi più riusciti esiti narrativi, Le due città è un testo che appassiona il lettore sin dalla prima pagina per il suo mescolare verità...

• Oliver Twist
• David Copperfield
• Tempi difficili
• Le due città
• Grandi speranze
• Racconti di Natale

Edizioni integrali


Forse non esiste un altro scrittore che sia stato capace di raccontare una città come Dickens ha descritto Londra. Le sue strade, ora larghe e percorse da eleganti carrozze, ora viuzze fetide, a stento illuminate dalle lanterne degli antri frequentati da uomini e donne di malaffare; la sua gente, dipinta in grandi affreschi vivacissimi, come nelle descrizioni del tribunale dove vengono condannate folle di debitori insolventi, o ritratta da vicino, così vicino da mostrare gli occhi arrossati dall’alcool o dal pianto di una prostituta, la bocca piegata in una smorfia amara dei bambini già ladri a dodici...

Introduzione di Mario Martino
Traduzione di Maria Felicita Melchiorri
Edizione integrale


Pip vive in un piccolo villaggio alla foce del Tamigi. La sua infanzia di fervida e inquieta immaginazione viene sconvolta dall’irruzione di due adulti: il criminale Magwitch e la bizzarra e ricca Miss Havisham. Esaltato a “grandi speranze” dalla ricchezza che la vecchia signora sembra destinargli, il giovane rompe i legami d’affetto con il villaggio per recarsi a Londra, inseguendo la fredda e sprezzante Estella e fatalmente attratto dalle propaggini più inquietanti della città: il kafkiano mondo legale delle Inns of Court, le carceri di Newgate e le limacciose sponde del Tamigi. Narratore e protagonista, Pip ripercorre con humour e passione il...

Cura e traduzione di Mario Martino
Edizione integrale


Scritto intorno alla metà dell’Ottocento, Hard Times è uno dei romanzi più rappresentativi dei poderosi cambiamenti nel modo di produrre e di lavorare che vanno sotto il nome di rivoluzione industriale. Esso pone al centro di uno sfaccettato intreccio narrativo la vita di patimenti e di impotente ribellione di due operai, Stephen e Rachael, non più giovanissimi. La loro vita non-vita si consuma nella simbolica Coketown, una città fittizia dietro la quale occorre individuare però Preston, vicino Manchester, colta in un momento storico-sociale determinato, quello dei drammatici scioperi che vi ebbero luogo tra il 1853 e il 1854. Ma la rivoluzione industriale, di cui l’Inghilterra è...