Chrysopolis, la grande capitale dell’impero, è assediata dall’esercito del sultano Mehmet. Mentre i combattimenti infuriano lungo le mura, protette da ciò che resta della Guardia dell’imperatore Costantino XI e dai suoi ultimi alleati genovesi, nella città condannata la popolazione si sforza di difendere quel che resta della propria quotidianità.
Tra i bombardamenti e le notizie sempre più disperate, Andreas Hoffmann, un tranquillo funzionario civile, sta vivendo un amore ardente e impossibile, che lo trascina nel vortice della grande storia e lo porta a comprendere il senso della propria esistenza.
Quello che consegna al suo diario è il racconto degli ultimi giorni di Chrysopolis: una storia di guerra e insieme d’amore, amicizia, passione, sacrificio. Chrysopolis diventa l’emblema di ogni grande città che abbia conosciuto l’orrore della caduta, che sta per soccombere ma è ancora capace di emanare bagliori di splendore.
Un racconto di guerra e d’amore che sfida la storia
Un romanzo coraggioso, avvincente e originale
«Un romanzo di una potenza evocativa stupefacente... e di una rara eleganza stilistica, che rende ogni singola pagina una lettura appagante.»
Andrea Frediani
Quale futuro possiamo avere, noi prigionieri di questa città condannata? Quale irragionevole speranza ci rende ancora capaci di gioire per una piccola vittoria? Il canto si è spento lentamente, così come lentamente le onde estinguevano l’incendio sul ponte della torpediniera nemica, ormai semisommersa.