Un grande thriller
Ispirato alla vera storia dell’Imbalsamatore
Roma, 1990. Il cadavere carbonizzato di un bambino viene ritrovato in una discarica. Marco Corvino, cronista di nera di «Repubblica», comincia a seguire il caso, che ben presto si rivela più intricato di quanto sembri. A un certo punto, anche l’età della vittima viene messa in dubbio: e se non fosse affatto un bambino?
1986. Tutti conoscono Daniele Mastrostefano, detto Lele. Un metro e trenta di statura, ricco proprietario di un laboratorio di tassidermia e sedicente produttore cinematografico, bazzica spesso i dintorni della stazione Termini, ritrovo di spaccio e prostituzione. Un uomo volubile e senza legami, almeno finché non incontra il giovane Alessio, suo aspirante assistente. Tra i due si crea un torbido rapporto fatto di sesso e droga, una relazione che assume via via contorni sempre più oscuri…
Ispirandosi alla vera storia di Domenico Semeraro, Massimo Lugli costruisce un giallo crudo e realistico che si muove costantemente tra passato e presente, avvolgendo il lettore nelle spire di una storia dalle tinte forti e sconvolgenti.
Un autore da oltre 150.000 copie vendute
«L’autore è uno dei migliori cronisti-segugi al lavoro a Roma.»
Corrado Augias
«Con uno stile narrativo crudo, cinematografico, realistico, che viene dal giornalismo, l’autore mette a nudo una Roma oscura, livida, sinistra, ostile e pericolosa.»
Il Messaggero
«Massimo Lugli conosce bene il volto oscuro della Capitale, già emerso in altri suoi romanzi di successo.»
la Repubblica
«Lugli ha un suo modo diretto di catturare il lettore.»
Corriere della Sera