Niccolò Palombini vince il «Premio Selezione Bancarella 2022»


Niccolò Palombini vince il Premio Selezione Bancarella 2022 con il libro autobiografico Io non
ho più paura (Newton Compton Editori) diventando uno dei sei finalisti che il 17 luglio a
Pontremoli si contenderanno la 70° edizione del Premio Bancarella.

 

Hanno scritto del libro:

«Un resoconto sincero, doloroso, che testimonia coraggio e una maturità disarmante.
Un racconto in cui c'è spazio per l’amicizia, la fratellanza, la felicità.
Sembra la sfida di un supereroe che non perde la speranza, l’ironia, persino la voglia di
scherzare.»
la Repubblica


«La battaglia contro il tumore raccontata con il linguaggio
diretto e colorato di un ragazzo che in un attimo si è fatto uomo.»
Corriere della sera


«Il ragazzo diventato uomo per non arrendersi al male.»
Il Tempo


«Niccolò ha attraversato con coraggio il suo calvario, aiutato dalla famiglia e da una ritrovata
fede.E alla fine del percorso ha potuto dire Io non ho più paura.»
Famiglia cristiana

 

«Come un tennista, solo in campo. L'avversario si guarda in faccia e si batte anche di testa.
Ma anche come un bomber, che si guarda intorno e cerca la squadra. Calcio e tennis, Nicco li
gioca entrambi. E quando si ritrova nel bel mezzo della partita più difficile, quella che nessuno vorrebbe mai dover affrontare, gioca come un fuoriclasse.»
Avvenire


«Questo libro è una lettera accorata è un incitamento a non darsi mai per vinti.»
Confidenze


«Quella di Niccolò è una storia importante che ci insegna a non darci mai per vinti.»
Cioè


«L’inno alla vita di Niccolò Palombini, un ragazzo che vuole continuare a sognare.»
Dire Giovani

 

 


Nicco vive la sua adolescenza tra le gioie e le preoccupazioni della sua età, tra scuola, amici,
fidanzata, sport… È fortunato, Nicco: circondato da una famiglia amorevole e sostenuto dalla
complicità di due fratelli gemelli, può guardare con fiducia a un futuro pieno di promesse.
All’improvviso però tutto cambia. Sul campo da calcio, la sua passione più grande, Nicco
sente un dolore alla gamba, insistente, insidioso. I giorni passano, ma quel dolore no, non
passa, anzi, si fa sempre più intenso, finché un giorno la gamba cede e le cose precipitano.
Osteosarcoma: questa è la terribile sentenza che colpisce Niccolò come un pugno in pieno
viso. È la primavera dei suoi sedici anni e lui ha un cancro. Inizia così una lenta discesa agli
inferi tra biopsie, operazioni, ricoveri, terapie e devastanti effetti collaterali. Mentre i suoi
coetanei si godono l’estate, Nicco, in una stanza d’ospedale, è costretto a crescere in fretta,
solo contro un nemico implacabile e subdolo. E proprio quando la stanchezza sembra
prendere il sopravvento, Niccolò scopre il potere del sorriso, di un atteggiamento positivo…
In questa lettera accorata che è un incitamento a non darsi mai per vinti, Nicco non
nasconde nulla, non il dolore, non la rabbia, non il senso di sconfitta. Nel labirinto dei suoi
pensieri, delle sue altalenanti emozioni, ci prende per mano e ci apre il suo cuore, che ha
scoperto essere più forte e coraggioso di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Perché
essere coraggiosi non significa non avere paura, ma andare avanti nonostante la paura.


01/04/2022

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