Felicia Kingsley - L'amante perduta di Shakespeare


Kingsley, regina del romance
«Io scrivo di amore, il sesso arriva a pagina 460»

di Francesca Angeleri, 7 Corriere della Sera


La notizia quasi certamente a qualcuno creerà brividi di disapprovazione: Felicia Kingsley, una delle più amate rappresentanti del genere romance in Italia e non solo, riceverà - domani alle 20.30 al Cinecity di Lignano Sabbiadoro - il Premio Speciale Hemingway 2025 per il futuro. Il romance si prende il suo spazio: quello di milioni di copie (di carta, per la maggior parte) vendute e, soprattutto, lette. La motivazione: «Per la straordinaria capacità di raccontare l'amore, l’indipendenza e le sfide del presente con una voce fresca, ironica e profondamente vicina alle nuove generazioni». Kingsley, che ha vinto il premio Autrice dell'anno ai TikTok Book Award, è stata l'autrice più letta nel 2023/2024 e fa dei numeri da capogiro: 3.600.000 copie vendute in Italia (Due cuori in affitto è il più gettonato con 500 mila copie; ndr), è tradotta in venti Paesi nel mondo e ha all'attivo 16 best seller. L'ultimo, uscito ad aprile, è L'amante perduta di Shakespeare. Il prossimo arriverà a settembre. Non è un Paese per single, sarà presto un film su Prime con Matilde Gioli e Cristiano Caccamo.

Felicia Kingsley, che effetto le fa vincere un premio così "serio"?

«Io spero che da fuori sia visto come "meritato". Magari non mi premiano per la qualità letteraria dei miei lavori ma è un riconoscimento del fatto che io faccio "il mio"».

Il suo in che senso?

«Non pretendo che i miei romanzi piacciano a tutti. Però, in questi anni, ci sono state tante persone che magari un libro neppure lo sfogliavano e poi un giorno, al supermercato, in fila per la cassa, hanno visto Due cuori in affitto a 3 euro e 90 e se lo sono letto in due ore. E chissà, magari adesso leggono anche qualcos'altro. Sono i lettori che tengono viva l'editoria e l'Italia ne perde anno dopo anno».

Lettori, ma nel caso del romance, soprattutto lettrici.

«Qualche maschio c’è. Il grandissimo Franco Mauri, ad esempio, fedelissimo di 83 anni che mi legge per primo e poi passa i romanzi alla moglie. Anche Corrado, 53 anni, fa la stessa cosa. E tanti altri ne stanno arrivando. È la cosa bella dell'amore, e io spero che non interessi solo alle donne. Vista anche la situazione non rosea in cui ci troviamo» 

Ai vostri firmacopie arrivano stuoli di ragazzine. L'amore è un affare da giovani?

«In realtà no. Si tende però a considerare solo ciò che si vede: i firmacopie richiedono una quantità di tempo ed energia (ore e ore di coda; ndr) che è ovvio che ci vengano principalmente gli under 20. Spesso mi scrivono donne adulte che mi dicono: "Felicia, non posso venire perché ho i bambini da andare a prendere. Felicia, non vengo perché ho un esame...". Ci credo che non venite. Le lettrici sono di tutte le età»

La stragrande maggioranza però è veramente giovane. Si sente responsabile della loro formazione sentimentale?

«Io devo educare solo mio figlio. In libreria non ti chiedono il documento, passi dalla sezione bambini a quella adulti senza controllo. Puoi trovarti tra le mani Vietato ai minori di Isabella Santacroce o Le 120 giornate di Sodoma... io scrivo di persone che si innamorano e si piacciono, penso che il linguaggio del corpo, il sesso, sia un passaggio naturale»

Naturale e anche fondamentale?

«Il sesso nei miei libri c'è, ma quasi sempre a pagina 460 (ride; ndr). Quindi, per arrivarci, devi leggertene almeno 459».


27/06/2025

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