Paolo Portoghesi


(1931-2023) è stato il battagliero sostenitore di una architettura “radicata” che interpreta la tradizione non come un trasferimento di abitudini acquisite ma come stimolo alla innovazione nella continuità, e ha scelto come insegna l’affermazione di Gustav Mahler: «la tradizione è conservare il fuoco, non adorare le ceneri». La sua opera più nota è la Moschea di Roma. Le opere principali sono: il teatro Politeama a Catanzaro; le chiese di Santa Maria della Pace a Terni, dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata e San Francesco a Castellaneta; il Quartiere Latino di Treviso; il Quartiere Rinascimento a Roma; la Moschea di Strasburgo; il Parco Urbano di Abano; il Cimitero di Cesena; i laboratori della “Città della Speranza” a Padova. È stato professore emerito nell’Università della Sapienza, dove ha insegnato Geoarchitettura, e ha ricevuto tre lauree honoris causa. È stato presidente dell’Accademia di San Luca, Accademico dei Lincei e socio di numerose accademie internazionali. Ha tenuto conferenze nelle maggiori università europee e americane e in quasi tutto il mondo. I suoi libri più importanti sono: Roma Barocca; Francesco Borromini; Dopo l’architettura moderna; Architettura e Natura; La mano di Palladio; Il sorriso di tenerezza. Letture sulla custodia del Creato. Direttore di storiche riviste di architettura come «Controspazio» e «Eupalino», ha diretto anche «Abitare la Terra».

Una storia dell’architettura contemporanea attraverso le personalità e le opere dei protagonisti 

Una storia dell’architettura vista attraverso i suoi protagonisti: questo vuole essere l’originale opera di Portoghesi.
Un approccio totalmente nuovo, un libro facilmente consultabile, quasi un’enciclopedia. L’ordine cronologico in cui sono state inserite le singole personalità – e quindi le loro opere – consente di seguire agevolmente tutta l’evoluzione storica dell’architettura mondiale contemporanea. Aggiornato e arricchito di nuovi profili, questo volume prende in considerazione più di cento architetti. Un panorama internazionale vastissimo: accanto a Gaudí, Mackintosh, Wright, Gropius, Mies Van der Rohe, Le Corbusier, Rietveld, i nomi...