Gianni Fazzini


È nato e cresciuto a Roma, dove si è laureato in Economia e, successivamente, in Lettere classiche. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani (Treccani), con quotidiani nazionali e  internazionali, come «il Messaggero» e «The Daily American of Rome», e con riviste di cultura come «Capitolium», «Cronache Medievali » e «Voce Romana». Dal 2017 è membro dell’Accademia Internazionale “Città di Roma” di Scienze Arte Cultura Spettacolo. Attualmente è docente dell’Università Popolare di Roma e collaboratore della Strenna dei Romanisti, prestigiosa pubblicazione di approfondimento culturale.

Sviste epocali ed equivoci imperdonabili che hanno portato a tragiche decisioni sbagliate

Se dicessimo: «Piovono gatti e cani», riusciremmo difficilmente a farci capire dal nostro interlocutore. Eppure avremmo semplicemente tradotto alla lettera un modo di dire inglese che indica una pioggia abbondante. Quando si traduce, è fondamentale prestare attenzione non solo alla lettera ma anche al senso di ciò che si intende comunicare. Sbagli clamorosi nelle traduzioni hanno persino cambiato il corso della storia. Un esempio tra tutti è il bombardamento nucleare su Hiroshima, frutto dell’equivoco sulla parola giapponese mokusatsu. E che dire degli errori nel dispaccio prussiano di Ems (1870), nel trattato di Uccialli (fine Ottocento) o in...