Federico De Roberto


(Napoli 1861-Catania 1927) maturò le proprie scelte letterarie nella cerchia di Giovanni Verga. Dopo un’intensa attività giornalistica, letteraria e saggistica si ritirò a vivere a Catania. Accanto a romanzi come L’Illusione (1891) e L’Imperio (1929, postumo), tra le sue numerose prove narrative si ricordano La Sorte (1887), Documenti umani (1889) e Processi verbali (1890).

A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale

Con I Viceré De Roberto raggiunge la pienezza e la forza espressiva del capolavoro. In questo romanzo storico, paragonabile per impianto e grandezza a I Buddenbrook di Thomas Mann, l’autore crea un equilibrio perfetto fra la rappresentazione del «decadimento fisico e morale d’una stirpe esausta» e le vicende dell’unificazione italiana. Il libro racconta la saga di una grande famiglia aristocratica siciliana di ascendenza spagnola, gli Uzeda. A partire dalla fatidica morte della capostipite, le vicende familiari si dipanano sullo sfondo di una Sicilia feudale e borbonica; e d’altra parte, la storia della Sicilia e dell’Italia entra, a poco a poco ma inarrestabile, nel recinto familiare. I...