«Sposate un maschio più giovane di voi». L'intervista a Anna Premoli


Di giorno si occupa di finanza, fondi e investimenti, di notte scrive d'amore e fa record di vendite
Confessioni e consigli della regina del "rosa": «Scegliete presto. Con gli anni diventa più diffìcile»

Di Michela Ravalico

Un rosa impeccabile, ironico e romantico, ambientato a New York. Protagonisti una scrittrice di regency (il rosa ambientato nell'Inghilterra dell'800) e un giovanissimo e tatuatissimo cantante rock, idolo delle ventenni, di nome Terence (gentile omaggio al Terence di Candy Candy). Anna Premoli, la scoperta di Netwon Compton, scrittrice di rosa per passione (di mestiere vero fa l'economista), è già in cima alle classifiche con Non ho tempo per amarti, (10 euro, 314 pagine). La molla narrativa? Lui è molto più giovane, di 11 anni. Una distanza enorme, su cui la protagonista, Julie rimugina fin troppo, fino a farsi convincere e travolgere. Con happy end al Madison Square Garden, dichiarazione d'amore pubblica di fronte a migliaia di adolescenti inviperite, e canzone d'amore melodica dedicata (da uno che canta per gli Alien Temptation e solitamente scrive solo canzoni di rock duro).

In confronto a Terence il principe Filippo della Bella Addormentata è un mostro. Non ha esagerato con le virtù del protagonista maschile? L'unico difetto paiono essere i tatuaggi sulle braccia (che però testimoniano il ricordo della madre, morta di malattia, riportandolo subito nell'empireo degli uomini profondi e sensibili) ...

«Diciamo che Terence è perfetto perché è narrato con gli occhi dell'amore. Quando si è nelle prime fasi di un innamoramento, la persona amata appare perfetta. In generale sono speranzosa sui ragazzi giovani, che secondo me sono meno contaminati dalla vita. Più dolci, meno corrotti. Crescendo e invecchiando ci si indurisce. Mia madre mi diceva sempre: sposati giovane. Con gli anni che passano si fa più fatica ad aprirsi e ad accogliere totalmente una persona».

Il libro è molto divertente e inanella una battuta dietro l'altra. I due personaggi si completano perché ridono moltissimo assieme, soprattutto dei loro difetti. Lei non è da meno, visto che ha dedicato il libro a sua sorella, "che essendo sempre stata avanti, ha da poco impalmato uno più giovane".

«Sì, mio cognato, soprannominato il santo. Comunque la dedica l'hanno presa bene. Che poi non hanno così tanta differenza d'età: lei 34, lui 32. Ma questa cosa della donna più anziana ancora fa inorridire o indignare molta gente».

Per questo ha paragonato Terence e Julie a Emmanuel Macron e sua moglie?

 «Quando hanno eletto il presidente francese avevo già iniziato a scrivere il libro. Però mi ha colpito l'inversione di commenti su di loro rispetto a Trump e Melania, che hanno la stessa differenza di età. Era un po' che rimuginavo su questa storia; ritenendomi femminista, mi piace osservare i fenomeni sociali. E noto che nonostante tutto, verso le coppie in cui le donne hanno qualche annetto più degli uomini, c'è sempre un po' di diffidenza».

Terence chi è: uno Shawn Mendes inglese o un rapper alla Fedez per i tatuaggi?

«A parte l'omaggio a Candy Candy, no il personaggio è totalmente inventato. Seguo poco quello che succede nel mondo musicale, con il mio lavoro in finanza non ne ho tempo. Però mi piacciono gli opposti: Julie cercava un uomo di altri tempi, e l'ho fatto accoppiare con quello che per me rappresenta al massimo la contemporaneità. I tatuaggi, sono un male necessario di quest'epoca... ma onestamente per me Fedez esagera un po'».

Ha dichiarato di fare fatica a scrivere le scene di sesso, eppure i protagonisti sono abbastanza focosi. Cambiato idea?

«Dove le correzioni dell'editor si infittiscono, è dove compaiono le prime scene di letto. Diciamo che io continuo a fare abbastanza fatica a scriverle, è lì che l'editor fa la maggior parte del suo lavoro».

Prossimo lavoro?

«Vorrei ripartire da Norman, l'agente letterario con cui Julie tenta di distrarsi perché non ammette di essere innamorata di Terence. Non amo scrivere cose seriali, ma certi personaggi secondari - alle volte - prendono vita contro il tuo volere.»

Scrive sempre e solo per diletto e per distrazione?

«Sì, scrivo sempre di sera, dopo aver messo a letto mio figlio. Mi rilassa e mi distrae. Per fortuna sono molto veloce. Durante il giorno, mi occupo di finanza, fondi, hedge fund».

Fonte: Libero 03/02/2018


03/02/2018

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