La mia Effie, piccola maga in un Altrove senza internet


La nuova saga della scrittrice inglese che in patria è stata paragonata all'autrice di Harry Potter

"La mia Effie, piccola maga in un Altrove senza internet"

Di Annarita Briganti

La nuova Harry Potter si chiama Eufemia Truelove, detta Effie. Ha undici anni ad è una maga. Ha ereditato i poteri dal nonno e dalla madre. Il primo è stato ucciso, e la ragazzina deve trovare i colpevoli. La seconda è sparita, durante un terremoto che ha fatto regredire il mondo all'epoca in cui non c’erano né il web né i cellulari. Sta piacendo motto in Inghilterra, dov'è stata paragonata a J.K. Rowling, la saga fantasy della scrittrice Scarlett Thomas. Il drago verde (Newton Compton, traduzione di Beatrice Messineo) è la prima di queste avventure, consigliata dai dieci anni in su. Nata a Londra, classe '72, insegnante di scrittura creativa e autrice di numerosi romanzi per adulti, Thomas presenta il suo libro a Bookcity.

Perché immagina una società senza internet?

«Credo che sia una specie di desiderio! Più il mondo è magico, minore è la tecnologia di cui ha bisogno. Magia e tecnologia non vanno molto d'accordo. Non sono contro la rete. Internet è perfetta per comprare cibo vagano e scarpe alla moda, ma ci priva della magia del vivere, come anche solo osservare la luna, gli animali, le piante che ci circondano».

I ragazzi avrebbero bisogno di un detox digitale?

«Molti dei lettori che sto incontrando nelle scuole e nelle presentazioni del “Drago verde" si sono appassionati al fatto che in questa saga non ci siano social network, che generano in alcuni giovani ansia da prestazione. In rete fanno tutti finta che la loro vita sia perfetta e facile, creando dei danni psicologici a quelli che vivono sensazioni diverse».

Perché un'eroina al femminile?

«È una delle ragioni principali per cui ho scritto questo libro. Volevo che una ragazza si comportasse in modo eroico. A quel tempo avevo perso la mia strada della vita e, attraverso le avventure che le ho fatto vivere, l'ho ritrovata insieme a lei. Effie impara che è coraggiosa e forte e penso che sia importante per ognuno questa consapevolezza. Sentire che con il coraggio si possono superare tutte le difficoltà dell'esistenza».

Qual è il ruolo dei libri nella trama?

«Nel plot i libri hanno un potere incredibile. In questa saga più persone leggono libri, più credono a quello che c'è scritto dentro, più possono cambiare il mondo. La protagonista deve raggiungere l’Altrove, un luogo che funziona sole con la magia, e assume il ruolo di custode della Grande Biblioteca, la casa di tutti i volumi più importanti dell'universo, ma ci sono anche i cattivi che cercheranno d'impedirglielo. Un gruppo di antiquari, librai, bibliotecari che vuole usare l'energia che deriva dalla lettura a scopi malefici».

Lei crede nella magia?

«C’è magia nella medicina, nell’omeopatia, nei placebo.  Nei risultati che raggiungiamo facendo sport o danza. La maggior parte delle persone sono telepatiche, ma reprimono questo potere. Credo anche che lo storytelling, sia qualcosa di magico, ed è per questo che passo la mia vita a scrivere storie».

Fonte: Repubblica 14/11/2017


14/11/2017

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