INTERVISTA. MATTEO STRUKUL: "IL MIO RINASCIMENTO TRA INTRIGHI E TRADIMENTI"


"Scrivo di intrighi e tradimenti È il Rinascimento"
Massimo Zilio -
IL GAZZETTINO



La Firenze dei Medici alle prese con l'eredità del Magnifico, la Roma dei Borgia saliti al soglio pontificio, Venezia che comincia a fare i conti con la decadenza: la città e le grandi famiglie dell'Italia rinascimentale tornano a essere al centro della narrazione di Matteo Strukul . Lo scrittore padovano torna in libreria oggi con "La corona del potere" (512 pagine, 9.90 euro, e-book 4,99 euro), secondo capitolo della saga delle Sette Dinastie, uscito un anno fa. Ancora una volta, l'ultima, al centro di una storia di intrighi, tradimenti e sotterfugi le vicende dei Visconti-Sforza di Milano, dei Condulmer di Venezia, degli Estensi a Ferrara, dei Colonna e di Borgia nella Roma papale, degli Aragonesi a Napoli e dei Medici a Firenze: "Nella vita sono abituato a non escludere nulla, ma al momento la storia di conclude qui".

Rispetto al primo capitolo della saga, i protagonisti restano quelli già noti o il punto di vista cambia?

"Le famiglie di cui racconto le vicende sono le stesse e recupero alcuni personaggi del primo capitolo, anche se l'attenzione è maggiore per i Borgia a Roma, negli anni di papa Alessandro VI e di Cesare Borgia. Un personaggio importante, in chiave veneta, è Alessandro Benedetti, medico e anatomista dell'Università di Padova, che come medico capo dell'esercito confederato partecipò alla battaglia di Fornovo, nella campagna contro Carlo VIII di Francia, esperienza che sarà fondamentale nei suoi studi contro l'epidemia di "mal francese", la sifilide".

Il Rinascimento italiano è ormai un periodo storico che come scrittore conosce molto bene, al centro anche della pluripremiata saga in quattro volumi dei Medici e di "Inquisizione Michelangelo". Com'è stato tornare ancora una volta a raccontare questo periodo storico?

"Sicuramente gli studi che ho fatto in questi anni semplificano il lavoro, anche se ovviamente con 15 protagonisti e 40 personaggi complessivi non è banale ricostruire con precisione i fatti storici. Per me ormai il Rinascimento è diventato una sorta di universo narrativo che amo molto. Cinque romanzi fa non avrei potuto dirlo. Un personaggio come Leonardo da Vinci era già presente nel secondo libro dei Medici, mentre in questo libro è a Milano nella seconda parte della sua vita. Il Rinascimento è come la Francia in cui si muovono i moschettieri di Dumas, un contesto che ormai credo di conoscere bene, una quinta naturale. Ritrovare dei personaggi penso sia divertente anche per i lettori abituali. Questo è un po' il mio universo Marvel".

Scrivendo un romanzo storico, fin dove si attiene ai fatti realmente accaduti e fin dove si spinge invece l'invenzione narrativa? "La trama è molto legata a quello che si può studiare sui libri di storia. I fatti accaduti sono spesso affascinanti, già molto "romanzabili". Poi però c'è tutta una parte legata a quello che non è inequivocabile

Strukul Questo libro esce in un momento particolare, dopo il lockdown e nel pieno della pandemia, cosa significa per uno scrittore e per l'editoria? "Intanto devo sottolineare che il mio editore pubblica un libro di oltre 500 pagine a meno di dieci euro, che è uno sforzo non indifferente, ma anche un segnale importante in questo momento in cui è fondamentale scrivere i libri giusti al prezzo giusto. È anche importante essere arrivati in libreria, visto che molte uscite sono state rinviate. Ovviamente è cambiato tutto, ad esempio non è semplice fare le presentazioni dal vivo e queste diminuiranno, ma la fortuna di un libro è che sono i lettori comunque a determinarne il successo mentre per i film ad esempio i problemi di distribuzione sono più complessi".

 


06/10/2020

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