IACOPO CELLINI HA SCRITTO UN PUZZLE LETTERARIO


Sciarade, giochi, misteri l'enigmistica non è solo un passatempo dell'estate
Micol Lavinia Lundari Perini su la Repubblica Bologna

Si è laureato all'Alma Mater con una tesi sulla semiotica dell'enigma. E qui ha cominciato a fare cene a tema. Ora ha anche un blog

 

Libri ed enigmistica sono i due grandi passatempi ma c'è chi è pronto a mettere tutti alla prova, con misteri e rompicapi: in palio 500 euro di libri dal catalogo Newton Compton . "Il gioco di Andromeda" è un puzzle letterario: un libro sì, ma che sarà il lettore a dover ricomporre rimettendo nel giusto ordine le pagine. La trama di partenza: una psichiatra si trova alle prese con lo sconclusionato diario di un paziente condannato all'ergastolo per aver ucciso la figlia; intuisce che dando senso a quelle carte potrà dimostrare la sua innocenza. L'autore è Iacopo Celimi, classe 1990, il padrone di casa del blog Enigmatopia, laureato a Bologna.

 

Cellini, l'enigmistica è la sua passione. Da quando?

Da quando ho ricordi sono sempre stato con dell'enigmistica in mano, che fosse la Settimana o i giochi di Topolino. Sia mio padre che mio nonno erano grandi appassionati. L'ho sempre coltivata fino all'Università: a Bologna mi sono laureato in Lettere moderne. Una tesi sulla Semiotica dell'Enigma, con la professoressa Maria Pia Pozzato.

Di cosa si tratta?

Ho incrociato i segnali della cultura enigmistica (cruciverba, rebus) con i testi del laboratorio di Letteratura potenziale francese. Il mio è stato un viaggio fra gli enigmi della Sfinge, i Veda indiani, la Torah.

A Bologna non ha smesso di risolvere enigmi.

Con due carissimi amici, ex colleghi di corso, organizzavamo spesso cene con delitto su enigmi, preparavamo determinati quesiti per capire la colpevolezza o meno di un personaggio.

L'enigmistica non è un hobby solitario?

Tutt'altro, è una passione partecipativa. Certo è diversa la soddisfazione nel risolvere un enigma da soli, ma è anche molto bello unire le forze con altri giocatori, che si ritrovano su alcuni canali Telegram. Io suggerisco ai lettori de "Il gioco di Andromeda" di confrontarsi: magari qualcuno si concentra sugli enigmi, altri studiano i collegamenti fra i personaggi....

Il suo è un puzzle letterario. Come le è venuta l'idea?

La casa editrice mi ha chiesto di fare un libro sulla scia de "La mascella di Caino", il primo puzzle letterario del mondo, che ha ormai quasi cent'anni fa, nel 1934. Il mio è un gioco molto diffìcile, l'ho costruito volontariamente così ma, per renderlo godibile a tutti, ho studiato una difficoltà crescente: chi si impantana nell'ingranaggio della storia può comunque dilettarsi nei primi giochi e essendo un romanzo si può cercare di ricostruire la storia capendo il contesto narrativo, senza risolvere gli enigmi.

Qual è lo stato di salute dell'enigmistica?

Libri, enigmi, avventure interattive stanno tornando molto di moda: vedo tantissimi libri destinati anche ai bambini. C'è rinascita del settore, dell'enigmistica, dei riddle. Diciamo che ora è un settore sicuramente popolare ma meno coltivato». In che senso? Oggi tutti hanno un'enigmistica in mano, ma è un passatempo da fare d'estate o alla fermata dell'autobus. Fino a qualche anno fa invece era un hobby, molto più radicato, che impegnava di più.

Come mai ha deciso di fare Enigmatopia, il suo blog?

A un certo punto ho deciso che non volevo essere più un solutore, volevo creare la mia branca. Questo sito coltiva una nicchia di appassionati. A frequentarlo sono persone adulte, spesso sopra i 50 anni, gli "enigmisti della prima ora", ma anche molti giovani, persino adolescenti, che amano le avventure a enigmi, perché più simili ai videogiochi. L'enigmistica può essere un collante fra una generazione e l'altra.


04/08/2022

Scarica file PDF allegato