I LUOGHI SEGRETI DELLA CITTÁ


La guida scritta dai viaggiatori Andrea De Benedetti e Simone Toscano racchiude gli itinerari e i monumenti meno consueti della Capitale

Lilli Garrone su Corriere della Sera Roma

 

Nonostante le tante guide scritte su Roma ce n'è una ancora capace di sorprendere.  Perché parla di Luoghi segreti da visitare a Roma e dintorni (Newton Compton ), scritta da Andrea De Benedetti e Simone Toscano, due grandi viaggiatori, soprattutto nei luoghi nascosti della Città Eterna e dei suoi dintorni. Per scriverla ci hanno messo un anno, e "se in realtà la pandemia ci ha creato dei problemi - racconta Simone Toscano - dall'altro ci ha dato una spinta: perché queste sono le ideali "mete pandemiche", luoghi sconosciuti dove si incontra pochissima gente, come lungo la passeggiata nella ferrovia abbandonata tra Civitavecchia e Capranica". Anche se sono monumenti importanti, vestigia archeologiche come quello che è considerato il grande mistero del giardino del Monte del Grano, quasi nascosto nel popoloso quartiere del Quadraro: alla fine della lunga piazza dei Tribuni c'è un piccolo giardino pubblico chiuso da cancellate, che si può visitare su prenotazione. Qui la collinetta al centro nasconde un mausoleo imperiale. Oppure il dimenticato Sepolcro di Sant'Elena, lungo la Casilina, all'altezza della chiesa dei Santi Marcellino e Pietro: altro mausoleo sconosciuto, e per quanto ne resti in piedi poco meno della metà, ci si rende subito conto di quanto dovesse essere grandioso, tanto che all'interno delle rovine vi è anche una casetta bianca che ospita il Museo di Torpignattara.

"Abbiamo iniziato a scrivere il libro perché grandi appassionati della nostra città - racconta ancora Simone Toscano – e da sempre siamo andati in giro con il naso all'insù. Solo così abbiamo potuto notare che esistono tante meraviglie sia naturalistiche sia culturali, escluse da qualsiasi percorso turistico. E anche il romano che va in gita, spesso va sempre nei soliti posti, Calcata o Tivoli, Bomarzo... mentre pochi conoscono ad esempio luoghi come le cascate di San Vittorino. Ebbene sì, all'interno del Comune di Roma ci sono delle cascate e nessuno lo sa, ed è una bella cascata, non un ruscelletto".

Si prosegue così nei dintorni: "Alle porte di Roma – spiega - all'interno del monte Soratte c'è un bunker antiatomico utilizzato fino agli anni ‘70. Sono tre chilometri di gallerie, ci sono i computer e le grandi mappe come nei film di guerra. Lo so che pare assurdo ma sembra veramente, visitandolo, di entrare nelle scene di un film". Se poi si va a Calcata, meta più nota, "c'è un museo particolarissimo, l'Opera Bosco, con lavori di arte contemporanea legati alla natura e di grande livello, perché di autori che hanno esposto anche alla Biennale di Venezia".


02/08/2021

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