Firenze nel '400? Feroce e senza scrupoli»


Marcello Simoni e il nuovo thriller storico con Cosimo de' Medici tra i protagonisti

di Gabriele Ametrano

 «Firenze non era quella che ci hanno mostrato nella serie tv. La Firenze del quindicesimo secolo non era soltanto un luogo di artisti, musici e creativi: era il centro di un nuovo linguaggio economico, con un forte legame con la Corte Papale e Costantinopoli. Era una città arroccata nell'entroterra che odorava di mare e i suoi occhi osservavano il Mediterraneo più di ogni altra città». Marcello Simoni lo dice con gran sicurezza, tale che ha voluto dedicare a questo periodo storico e a Firenze una trilogia che nasce con il nuovo romanzo L'Eredità dell'abate nero. Secretum Saga (Newton Compton). Autore di thriller storici, in vetta alle classifiche di vendita con i suoi nove precedenti romanzi, questa volta ha deciso di completare le notizie storiche giunte al grande pubblico grazie alle produzioni televisive. Un romanzo diverso, in controtendenza con le vicende raccontate finora, con un personaggio borderline come lo è Tigrinus, ladro di professione, o narrando gli aspetti di un Cosimo de' Medici dedito al mercato, agli interessi familiari e della città. «Firenze è uno sfondo che il lettore capirà diverso da come gli è stato presentato: la quotidianità dei tempi ospitava lotte per le ricchezze che potevano essere molto feroci e senza scrupoli, così come la vita dei cittadini era ben più crudele - ci racconta l'autore - Inoltre non si è ancora messo in risalto il volto notarile della Firenze del Quattrocento, in cui per la prima volta i mercanti lavoravano seduti dietro al tavolo e controllavano i libri mastri mentre le navi viaggiavano nel mondo e facevano affari». E sarà oltre le mura cittadine che Tigrinus si troverà ad andare dopo che, testimone dell'omicidio del banchiere Giannotto de' Bruni, diventerà oggetto di vendetta dei familiari. Il suo destino lo farà proteggere da Cosimo de' Medici ma non lo salverà del tutto, perché per i suoi interessi Cosimo lo invierà lontano alla ricerca di un uomo, sfuggente e imprevedibile: l'Abate Nero. Marcello Simoni, ex archeologo e bibliotecario, ha studiato molto per poter comporre una trama verosimile che avesse un'ambientazione storica senza fiction. «Costruire un romanzo storico significa diventare padroni dell'epoca di cui si parla, per poi ricostruire fedelmente senza cadere nello stile saggistico. Al pubblico racconto una favola ma con una realtà necessaria e puntuale». Firenze torna così ad essere sotto i riflettori, dopo la «trilogia Medici» di Matteo Strukul, vincitrice del Bancarella 2017. E anche con questa saga, Simoni scala le classifiche nazionali portando il romanzo storico italiano al suo ennesimo successo.

Fonte: Il Corriere Fiorentino 23/07/2017


23/07/2017

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