Ciak, si cresce!


di Emiliano Morreale

Da "Coco" a Miyazaki, da Spielberg a Mary Poppins: un libro molto illustrato mette in fila 101 film per bambini e adolescenti. Che aiutano a diventare grandi. Ma quando assumono più valore i racconti (per immagini e non)? Quando per esempio evocano i fantasmi, le speranze profonde, gli altri mondi possibili. Parola di critico 


Bambini e adolescenti non sono mai stati così circondati dalle immagini, mai hanno avuto accesso così diretto a esse, in un confine labile tra la loro fruizione e la loro produzione. Nel grande "anarchivio" del web passato e presente sono frullati, ed è curioso vedere come frammenti del passato siano riconosciuti, sotto forma di segni e citazioni. Forse, a modo loro, questa nebulosa finisce col comporre anche un canone, mutevole, trasversale, ancora da studiare. Sicuramente, le agenzie educative classiche sono in forte ritardo a confrontarsi con i ragazzi. Il cinema, poi, quelli che una volta erano i lungometraggi in sala, cos'è oggi per i ragazzi? Una serie di immagini conosciute su uno schermo che si tiene in mano, un'esperienza forse oggi tattile prima ancora che visiva. Ma anche un evento, ancora, e a sorpresa: in fondo i pochi grandi incassi oggi li fanno i film di supereroi e d'animazione.

È appena uscita una guida molto illustrata, 101 film per ragazze e ragazzi eccezionali, che offre una scelta abbastanza condivisibile, molto concentrata sugli ultimi trent'anni, di film per bambini e adolescenti. Un tempo la distinzione tra cinema per ragazzi e cinema per adulti era più sfumata. I ragazzi vedevano quasi ogni tipo di film, con particolare predilezione per certi generi, dal western al nostro peplum. In fondo, si dirà, era il pubblico tutto, nella grande stagione del cinema popolare, a essere, come lo ha definito Antonio Gibelli in un suo libro, un "popolo bambino", da distrarre o da educare. Inversamente, anche il cinema con protagonisti ragazzi aveva arditezze oggi inconcepibili. Oggi, terrorizzati come siamo dal mettere a confronto i bambini e gli adolescenti col dolore, con la morte, con ogni trauma possibile (anche se di recente Coco della Pixar ha un po' rimediato) sono leggendari certi film Disney (la morte della mamma di Bambi!). Ma soprattutto, la storia del cinema ha covato anche passioni perverse e scorrette, e profonde: sadismo, umor nero, un gusto anarchico e ribelle che i giovanissimi hanno sempre sentito proprio. Lo spirito di scrittori come Roald Dahl e Astrid Lindgren, che invitavano anche a non fidarsi degli adulti e a mettere in discussione il mondo com'è, puntando non sul messaggio diretto ma sulle invenzioni narrative. Negli anni Settanta, poi, si facevano incontri curiosi. In un film oggi poco ricordato, Che botte se incontri gli orsi, c'era per esempio una squadra di baseball composta da loser, che, come era nel cinema dell'epoca, metteva in crisi l'ideologia del successo. A capitanarli un Walter Matthau alcolista, nuova recluta una soave Tatiun O'Neal. Al cui arrivo, in quella squadra di scarti, uno dei compagni esclamava: "Ma che squadra è? Negri, portoricani... e ora anche una donna?". La squadra non vinceva, ma rivendicava la propria diversità rispetto alle regole del gioco. Più in generale, come ci spiegò Bruno Bettelheim nella Fortezza vuota, il valore pedagogico delle fiabe non è quello del messaggio. È ben altro da ogni invito alla tolleranza, al rispetto, alla fiducia in sé o ai buoni sentimenti. La forza duratura dei racconti (per immagini e non) è quando evocano i fantasmi, le speranze profonde, gli altri mondi possibili. Rispetto a tanti film benintenzionati con messaggi bene in vista, sono tanto più apprezzabili i film che spiazzano lo spettatore anche giovane, che gli suggeriscono sfumature morali e lo inquietano. E che schivando i luoghi comuni tentano la cosa più "educativa" che l'arte può fare: cioè educare a sé stessa, alla bellezza (si passi il termine impegnativo) e alle strane strade per cui si cerca in senso nel mondo. Sembra troppo, ma in fondo c'è qualcosa di simile, per esempio, nei film di Hayao Miyazaki e del suo Studio Ghibli.

L'appuntamento Da Harry Potter a Frozen, da Guerre Stellari a Billy EHiot, da La vita è bella a E.T. Giovedì 18 ottobre alla Festa del Cinema di Roma sarà presentato il libro di Sebastiano Baroardi e Federica Lippi 101 film per ragazze e ragazzi eccezionali. Tutto il cinema per crescere alla grande! (alle ore 18.30 presso la libreria Notebook all'Auditorium, viale Pietro de Coubertin 30). Interviene con gli autori Steve Della Casa 

Fonte: Robinson 14/10/2018
 


14/10/2018

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