Centottanta itinerari in Italia, tra natura, sport, storia e fede


di Silvana Mazzocchi

Cammini e sentieri nascosti d'Italia è l'ultimo libro di Stefano Ardito, giornalista e scrittore "di montagna e di viaggio", una guida all'escursionismo per tutti, utile tutto l'anno

Sentieri conosciuti, luoghi classici dell'escursionismo, ma anche cammini sconosciuti, inediti, non legati alla montagna. E tutti tanto magnifici "da percorrere almeno una volta nella vita". Centottanta itinerari tra le decine di migliaia possibili in Italia, scelti in base all'esperienza, divisi per regione e ordinati per temi: "Sentieri della pietra, dell'acqua e del ghiaccio, dei panorami e delle vette, del mare e dei laghi. E quelli della storia, della fede e dei santi, della natura e dei boschi".

È una miniera di suggerimenti, proposte e descrizioni accattivanti Cammini e sentieri nascosti d'Italia, l'ultimo libro di Stefano Ardito, giornalista e scrittore "di montagna e di viaggio", uscito per Newton Compton in piena estate, ma utile tutto l'anno visto grazie agli itinerari proposti che si dividono tra quelli praticabili sempre e quelli possibili o consigliabili solo in certe stagioni magari di mezzo, per evitare i rigori dell'inverno o il solleone di queste settimane. Una guida preziosa all'escursionismo per tutti, un'attività in continua ascesa grazie alle tante qualità che la rendono sempre più appetibile: "C'è la motivazione sportiva di mettersi alla prova", spiega Ardito " e c'è quella "di scoprire la natura, che è importante, e riguarda la maggior parte delle persone": e, infine c'è la motivazione culturale, che mira a conoscere meglio il proprio territorio, "perché quando camminiamo vediamo molte cose del mondo, scopriamo la storia, i monumenti religiosi... ". Camminare, in sintesi, è  una pratica e una vacanza che fa bene alla salute, con costi contenuti e che regala il vantaggio di riavvicinarci alla di natura, agli animali, ai boschi e anche  a familiarizzare con la nostra storia. Una "medicina" potente per stare meglio,  liberare la mente e allontanare lo stress.

E allora, zaino in spalla e attrezzatura adeguata (il libro dà suggerimenti in proposito), dopo l'opportuno controllo medico non resta che scegliere. Le regioni ci sono tutte; si va Dalle Dolomiti al Monte Bianco, dalle coste della Sicilia fino al Chianti, dai classici percorsi in Val d'Aosta, alle camminate in Toscana, nel Lazio, o in Abruzzo, in Campania o in Calabria  , ma si può anche partire da grandi città come Roma per avventurarsi nel Parco dell'Appia Antica. Le camminate consigliate sono tante, per ogni gusto e per tutte le resistenze e individuare quelle adatte alla propria preparazione fisica non è un problema. Il libro le divide indicando i tempi necessari e le difficoltà e classifica gli itinerari secondo la Scala ufficiale delle difficoltà escursionistiche messa a punto dal CAI che le divide in tre gradi: T, Turistico ovvero facile;  E, che sta per Escursionistico, che vuol dire più lungo e impegnativo; infine EE, per Escursionisti Esperti. E indica le vie da seguire, i punti panoramici, le caratteristiche del luogo con le informazioni più utili per passeggiare nel bel mezzo di paesaggi mozzafiato o per dedicarsi a imprese più impegnative.

Una curiosità: Tra i tanti cammini conosciuti, se ne possono trovare alcuni ideati dall'autore come il sentiero Silone di Pescina inaugurato da qualche anno intorno al borgo di Pescina, tra il lago bonificato del Fucino e le grandi montagne d'Abruzzo". Sentiero realizzato sul terreno dalla sezione locale del CAI ma ideato da Stefano Ardito.

Buona lettura dunque, e che la camminata cominci.

 Camminare per sentieri. Lo possono fare tutti?

"Camminare è un'attività con un bacino di pubblico potenziale larghissimo e lo possono fare tendenzialmente tutti. Possono camminare i bambini e gli ottantenni. E' chiaro che chi vive in città e conduce una vita sedentaria deve prepararsi gradualmente, magari cominciando con passeggiate nei parchi urbani e facendo, prima di mettersi in attività, un controllo medico.
Rispetto a questo bisogno di scegliere itinerari adatti al proprio livello di preparazione fisica, nel mio libro si possono trovare camminate di tutte le lunghezze e le difficoltà: passeggiate che iniziano nel cuore di città grandi come Roma, e che proseguono nelle zone verdi adiacenti, come quella nel meraviglioso parco dell'Appia Antica. E ci sono camminate di lunghezza media come quelle che fanno i villeggianti quando vanno in vacanza in Val D'Aosta. E, infine, camminate  lunghe e faticose. E' importante che ognuno scelga l'itinerario adatto alle sue condizioni fisiche".

 L'Italia offre centinaia di itinerari. Il suo libro ne propone 180. Come li ha scelti, come li ha classificati?

"I sentieri in realtà non sono solo centinaia, ma decine di migliaia. Io li ho scelti prima di tutto in base alla mia esperienza: ho messo solo percorsi che conosco, e li ho disposti in funzione della distribuzione geografica, di regione in regione. Ci sono itinerari in luoghi classici dell'escursionismo, ad esempio le Dolomiti, la Valle D'Aosta, la Valtellina; altri in luoghi che sono diventati classici negli ultimi anni come la Toscana; ma ci sono anche percorsi in luoghi ai quali normalmente non si pensa quando si deve decidere di andare a camminare, come per esempio la Calabria e la Pianura Padana, perché l'escursionismo, tradizionalmente, è un'attività legata alla montagna. E poi la scelta l'ho fatta per "temi": ci sono i sentieri della pietra; dell'acqua e del ghiaccio; i sentieri dei panorami e delle vette; del mare e dei laghi; i sentieri  dei rifugi  -  tutti temi classici per l'escursionismo. Ma ci  sono anche i sentieri della storia, quelli della fede e dei santi, ci sono i sentieri della natura e dei boschi. Il libro è organizzato sia per temi che per distribuzione geografica.
Ci sono alcuni sentieri che ho inventato. Il sentiero Silone di Pescina, per esempio, inaugurato da qualche anno intorno al suo borgo natale di Pescina, tra il lago bonificato del Fucino e le grandi montagne d'Abruzzo. Sentiero realizzato sul terreno dalla sezione locale del CAI ma ideato da me.
Dopodiché tutti gli itinerari sono classificati secondo la Scala ufficiale delle difficoltà escursionistiche messa a punto dal CAI che è divisa in tre gradi: T, come Turistico, che significa facile; E, come Escursionistico, che significa più lungo e impegnativo; EE, per Escursionisti Esperti. Nel libro però  libro gli itinerari per esperti sono pochissimi perché  ho voluto scrivere una guida che si rivolga prima di tutto al grande pubblico".

 L'escursionismo contemporaneo è in ascesa. Che cosa cerchiamo nel contatto con la natura?

"Il successo sta nel fatto che le motivazioni dell'escursionismo possono essere tante.  C'è la motivazione sportiva di mettersi alla prova, tanto che molti escursionisti si cronometrano e postano su Facebook il tempo che hanno impiegato per percorrere un certo itinerario. C'è la motivazione di scoprire la natura, che è importante, e riguarda la maggior parte delle persone.  E c'è una motivazione culturale, che significa conoscere meglio il proprio territorio, perché quando camminiamo vediamo molte cose del mondo, scopriamo la storia, i monumenti religiosi... e molto altro".

 Fonte: Repubblica.it 28/07/2017


28/07/2017

Scarica file PDF allegato