Alan Friedman molla Berlusconi. Il giornalista lascia la Rizzoli. "Alla Newton Compton avrò completa libertà."


Alan Friedman molla Berlusconi. Il giornalista lascia la Rizzoli.
"Alla Newton Compton avrò completa libertà."

FONTE: Huffington Post 

"Lascio Mondadori-Rizzoli. Vado alla Newton Compton. Lì troverò un editore puro e indipendente, Raffaello Avanzini, che mi ha garantito piena libertà d'espressione. Farò tre libri da qui al 2020 con lui al mio fianco". Alan Friedman giornalista economico ed editorialista del Corriere della Sera annuncia la clamorosa rottura di un sodalizio, la fine di un rapporto che andava avanti da diversi anni e che ha fruttato dei buoni successi commerciali come Ammazziamo il Gattopardo e soprattutto My Way, la prima biografia ufficiale di Silvio Berlusconi. Ed è curioso notare come quando la casa editrice è finita nelle mani di Mondadori, Friedman ha deciso di cambiare aria.

Qual è il motivo della inaspettata scelta?

A inizio anno mi ha contattato Avanzini. Devo dire che mi ha corteggiato per diversi mesi, facendomi sentire voluto e apprezzato. Con Newton Compton mi sento a casa. Però al di là di una questione di simpatia personale, ho deciso di cambiare per due ragioni. La prima è squisitamente commerciale: Newton ha una grande forza distributiva, anche nelle catene della grande distribuzione come centri commerciali e supermercati. In quei posti c'è possibilità di vendere parecchio come ho constatato con My Way. Inoltre mi convince la loro strategia di vendita a prezzi più ridotti rispetto agli altri editori per raggiungere un numero più alto di lettori. Mi piace il loro impegno sul fronte commerciale.

E la seconda?

Mi piace l'idea di lavorare con una assoluta libertà d'espressione, di poter lavorare con un editore puro e indipendente e che sarà sempre al mio fianco.

Questa ha tutta l'aria di essere una critica alla Rizzoli. Non le hanno garantito massima libertà?

Non ho detto questo. Ma ripeto: alla Newton mi sentirò a casa per due motivi, uno commerciale e l'altro perché mi piace la libertà di espressione e mi piacciono le case editrici di una volta, indipendenti.

Mi permetta la malizia: non è che è cambiato qualcosa nel suo rapporto con Berlusconi o col mondo berlusconiano?

E' irrilevante. Tenga presente che in questi giorni sto ultimando il documentario basato sui video registrati ad Arcore, palazzo Grazioli, Milanello. Ci sarà un'intervista a Vladimir Putin al Cremlino e poi Manuel Barroso, José Luis Rodríguez Zapatero. Senza dimenticare documenti riservati americani in cui l'ex segretario al Tesoro americano, Tim Geithner, rivela il magheggio di Merkel e Sarkozy per far fuori Berlusconi. In altre parole, si vedrà in video un altro pezzo della recente storia della politica italiana.

Dovrà però fronteggiare la concorrenza di un premio Oscar come Paolo Sorrentino che ha annunciato di voler fare un film sulla vita del Cavaliere...

Le rivelo una cosa: Sorrentino mi ha contattato 13 mesi fa attraverso la Rizzoli. Mi ha chiesto di vedere il libro e si è informato sui diritti cinematografici. Non gli ho risposto, ma intanto ho avuto un'altra richiesta da Hollywood per un film tratto da My Way da parte di un gruppo molto conosciuto.

Quale?

Non glielo posso dire, siamo ancora in fase preliminare.

Invece il prossimo libro? Ci sta lavorando?

Sì lo sto già scrivendo, uscirà nella primavera del 2017. Ma non posso darle nessuna anticipazione.

Almeno ci anticipi l'argomento. Politico o economico?

Entrambi.


07/09/2016