Due fratelli, due ragazze uccise a distanza di decenni e una comunità che ha scelto di tacere. I cerchi, però, si chiudono sempre.
Se è vero che delinquenti non si nasce, per Pietro Casale e suo fratello minore Toni non c’è stata altra scelta. Un evento drammatico ha distrutto la loro famiglia negli anni Novanta e li ha resi indivisibili, nel bene e nel male. Da allora conducono un’esistenza sempre in bilico tra furti d’auto e atti criminali, fino a quando ricevono una telefonata che cambierà ogni cosa per sempre. Luisa, studentessa universitaria, figlia di due amici d’infanzia di Pietro e Toni, è scomparsa e le forze dell’ordine brancolano nel buio. Per i fratelli Casale è l’occasione giusta per pareggiare i conti con il passato. Le cose, però, si complicano quando il corpo della giovane viene ritrovato su una piccola spiaggia deserta della costa cilentana. C’è qualcosa di sinistro in quel cadavere, segni che riaprono vecchie ferite, riportando Pietro e Toni all’estate del 1994 e a un macabro omicidio ancora irrisolto. Spetterà a loro dare la caccia all’assassino, in una corsa contro il tempo nella quale dovranno confrontarsi con un mondo che credevano di essersi lasciati alle spalle.
«Antonio Lanzetta coniuga l’horror e il gotico americano con il neorealismo italiano del ’900 tenendo il lettore incollato alla pagina fino al finale mozzafiato.»
Il Mattino
«Nei libri di Antonio Lanzetta la provincia italiana diventa il set di una storia dell’orrore dove il mostro si cuce addosso gli abiti di una persona comune e si mescola agli altri. È in strada insieme a noi, solo non riusciamo a vederlo.»
Il Giornale
«La lettura richiama profondi echi di Stephen King e omaggia, strizzandogli l’occhio, Joe R. Lansdale pur mantenendo una forte impronta distintiva, quella italiana.»
Contorni di noir